“Grande gratitudine per la presenza e il servizio di voi Cappuccini in Diocesi. Raccogliamo l’eredità di questo nostro frate”. Il Vescovo ha presieduto le esequie di P. Angelo Bartoccetti

Una celebrazione all’aperto sotto il sole che ha illuminato, per tutto il pomeriggio, la croce del Convento dei Cappuccini di Fossombrone. Giovedì 22 marzo il vescovo Mons. Trasarti ha presieduto le esequie di padre Angelo Bartoccetti, unitamente al Provinciale P. Giulio Criminesi e al guardiano di Fossombrone P. Aurelio Pela. Il Vescovo

, prima di riflettere sulle letture del giorno, ha sottolineato la semplicità dell’Ordine Francescano e l’importanza dei Cappuccini per Fossombrone e non solo. Nel ricordare la figura di padre Angelo, chiamato affettuosamente Angiolino, Mons. Trasarti ha messo in evidenza la generosità del frate nel mettersi anche a servizio, due anni e mezzo, come cappellano del carcere in totale gratuità. “Dobbiamo raccogliere la vita di Angelo e presentarla al Signore come offerta gradita perchè possa abbracciarlo in tutta la pienezza. Padre Angiolino  – ha concluso Mons. Trasarti – interceda per noi e susciti nella nostra comunità vocazioni di ogni genere”. Molti i frati presenti e un bel numero di sacerdoti diocesani hanno concelebrato alla S. Messa, assieme a tanti fedeli presenti nel piazzale del convento dove si sono svolte le esequie.

Durante la Santa Messa sono state lette alcune note biografiche proprio su padre Angelo.

Fra Angelo, all’anagrafe Bartoccetti Franco, era nato a Barchi il 18 giugno 1925 da Luigi e Giuseppina Letizi. Nel 1940 è stato accolto nel seminario serafico di Fano e nel 1941 è passato a Cingoli. Il 29 agosto 1943 ha iniziato il noviziato a Camerino con il nome religioso di fra Angelo da Barchi. Ha emesso la prima professione dei consigli evangelici il 30 agosto 1944 nelle mani del padre Ruggero da Serravalle, delegato del ministro provinciale. Compiuti gli studi liceali a Fermo, nel 1947 ha iniziato a frequentare la teologia a Loreto. Il 29 febbraio 1948 ha emesso la professione perpetua a Loreto nelle mani del padre Sebastiano da Potenza Picena, delegato del ministro provinciale. Sempre a Loreto, ricevuti gli ordini minori, il subdiaconato e il diaconato. Il 2 luglio 1950 è stato ordinato presbitero. Terminati gli studi, nel 1951, da Loreto viene trasferito a San Severino Marche come vicedirettore degli aspiranti laici. Nel ’64 viene nominato guardiano di San Severino Marche e viene confermato come presidente nel ’67.

Nel 1970 viene inviato ad Amandola come vicario e vice rettore del Santuario della Madonna dell’Ambro. Dal ’73 all’82 è a Macerata come direttore dell’infermeria provinciale. Nell’ ’82 continua a svolgere il medesimo servizio a San Severino Marche. Nel 1985 viene trasferito a Pietrarubbia come guardiano e vice parroco per due trienni. Nel 1991 a Fossombrone come vicario e nel ’94  viene nominato guardiano. Nel 2000 viene trasferito a Pietrarubbia come vicario, nel 2004 è di nuovo a Fossombrone dove è rimasto fino a mercoledì 21 marzo quando, poco dopo la mezzanotte, è tornato alla Casa del Padre.

di E. P.