Sento il desiderio di inviare un grande augurio alla Scuola: ai docenti, ai ragazzi e a tutti gli operatori che, dalla materna alle superiori, stanno per affrontare un nuovo anno scolastico. Conosco la difficoltà del percorso educativo che spazia dalla capacità di comunicare, a quella di saper leggere il reale, la difficoltà di quel cammino che fa da contrappeso al conformismo culturale ed all’utilitarismo dominante.
Le giovani generazioni ci interrogano sul senso da dare alla propria esistenza e la scuola… può offrire risposte, indicare percorsi, poiché è senza dubbio un momento fondante per una crescita nella direzione della responsabilità e della solidarietà che sono alla base della maturità personale.
Educare è indubbiamente accompagnare i nostri ragazzi nel loro processo di conoscenza e di formazione, affinché diventino uomini liberi e critici di fronte ad una società che omologa, annullando l’individualità creativa e le differenze che rendono ciascuno unico e portatore della propria ricchezza.
Mi piace ricordare il motto di don Milani “I care”, il prendersi cura dell’altro, l’avere a cuore. Cura dell’altro che è speranza non fatta di parole, tenerezza che sa ricevere il prossimo senza violentarne la personalità. Anche un altro educatore, San Giovanni Bosco, affermava che l’educazione è cosa del cuore. A queste due straordinarie figure si è ispirato il Cardinale Carlo Maria Martini che ha sempre cercato il dialogo con i giovani, riuscendo ad entrare nel cuore dei loro sentimenti, cogliendone la profondità del desiderio di autenticità. Secondo questa prospettiva, l’educatore dovrebbe riconoscere il desiderio di bene e farlo emergere, tenendo gli occhi fissi al Maestro interiore di agostiniana memoria. L’educatore, quindi, oltre ai modi e ai contenuti dell’educazione, potrà anche confrontarsi con quella che Martini ha chiamato “l’azione educativa di Dio” nei riguardi del suo popolo, così come l’Antico e il Nuovo Testamento, secondo il Cardinale, ci testimoniano.
Vi sono vicino nelle vostre difficoltà e, cari insegnanti, operatori scolastici e studenti, sono certo che il coraggio di amare, il dialogo costante, la coerenza, la ‘paziente impazienza’ vi saranno di grande aiuto nel vostro comune cammino. Auguri!
Il vostro vescovo
Armando Trasarti