Sabato 4 maggio e domenica 5 la Comunità di Fossombrone ha festeggiato il suo patrono S. Aldebrando. A rendere particolarmente gioiosa questa festa è stata la presenza del Vescovo Armando che, sabato appena rientrato da Roma per la visita “ad limina” con il S. Padre, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica. “Porto la croce che mi ha regalato oggi il Papa – ha detto il Vescovo – mi ha impressionato la sua umanità”. Nella chiesa – ha proseguito il Vescovo nell’omelia… i problemi si risolvono facendo “concilio”, riunendosi, discutendo e decidendo insieme, L’amore di Dio è visibile e vivo, la memoria di Gesù è rivoluzionaria, quando facciamo memoriale facciamo una rivoluzione. Nella logica di Gesù chi comanda dona la vita, chi è a capo lava i piedi agli altri, questa è la vera rivoluzione. I vangeli sono già scritti ma ne manca uno: il nostro che si scrive con la vita. La chiesa deve custodire il suo popolo, tutto il popolo, siamo vescovi non solo per i cattolici ma per tutti ci ha detto il Papa. Le prime parole che Papa Francesco ha voluto condividere sono state “la custodia” e “l’incarnazione”, Gesù non ha risolto tutti i problemi ma si è fatto carne dandoci la speranza, occorre farsi carne con la propria gente anche quando non si riescono a risolvere i loro problemi. La quarta parola condivisa è stata “ la Tradizione”, veicolo di appartenenza, per trasmettere le convinzioni, dobbiamo riconciliarci poiché le tradizioni hanno per noi un valore di catechesi. Ultima parola è la “famiglia”, Francesco ci ha portato l’esempio delle feste della prima comunione, “vengono con i bambini alla comunione dei figli ma loro non la fanno e tornano al posto” , dobbiamo aiutare le famiglie a riscoprire la propria vocazione, aiutare a buttarsi per dire SI, la chiamata infatti la si scopre vivendola, la teoria non basta si impara facendo ! Questi del Santo Padre – ha concluso il Vescovo – sono temi che si coniugano bene con la festa del patrono, S. Aldebrando che è stato un vescovo che ha saputo parlare amando la gente ! La festa popolare, anche esterna, aiuti all’appartenenza, è bello che ci sia tutta la città riunita con gli Amministratori in prima fila, la città infatti ci riguarda tutti, non siamo ne concorrenti ne nemici ma insieme chiamati a servire la gente. Dopo la celebrazione l’urna del Santo è stata portata in processione per le vie della città.
Marco Gasparini