Così tutti insieme …fino ai prossimi 70 anni! Concluso il Giubileo della parrocchia di Tavernelle

Domenica 6 ottobre a Tavernelle in un’unica celebrazione si sono ricordate tre ricorrenze o meglio tre doni perché in Dio non ci sono coincidenze ma segni e provocazioni che vanno accolte: 70 anni della nascita della parrocchia Maria Immacolata…la memoria affettuosa di don Carlo Berloni,il primo parroco, a 10 anni dalla morte,i 40 anni di sacerdozio di don Piergiorgio Sanchioni, l’attuale pastore. Senza ricorrere alla cabala ma nella Bibbia il 7 ha valore simbolico,il 10 volte 7 (70) indica pienezza, fine di una schiavitù, tempo di perdono (il giusto non perdona 7 volte al giorno ma 70 volte 7),ciclo di una vita che va verso la fine (70 sono gli anni di un uomo …ma 80 per i più robusti). Tutto questo si è voluto sottolineare con le varie iniziative che in alcuni mesi hanno coinvolto diversi parrocchiani e altri. Dall’incontro con papa Francesco nello stupendo scenario di Castelgandolfo, alla proposta musicale del gruppo giovanile di S.Miniato “Blu confine” che tramite lo scatenato don Udoji ci ha fatto vedere come è possibile coniugare rap e Dio,musica afro e riflessione sulla fede, giovani e cristianesimo,alla musica gregoriana del Coro “Iubilate Deo”, all’incontro con le famiglie di don Alesiani. Le 14 associazioni del territorio hanno organizzato vari momenti culturali,sportivi,ricreativi: dalla pubblicazione di una storia del territorio “Serrungarina e i suoi castelli” fino alla degustazione dei piatti tipici e semplici di una volta: panzanella, pancotto, bruschetta, acetella, polenta… alla conclusione della bella festa. Il  vescovo Armando ha voluto essere presente alla concelebrazione e ha ricordato come ogni parrocchia è una barca che nonostante tutto avanza. A volti ci sono rematori che scendono, altri salgono, ci sono intemperie, ma c’è gioia d’una attraversata che solca l’azzurro dei mari. “Non abbiate paura – ci ripete Gesù – ci sono anch’io su questa barca e insieme prenderemo il largo”.

Diversi erano i sacerdoti presenti al Giubileo, alcuni venuti dal Congo: sono quelli che la parrocchia di Tavernelle ormai dal 1998 ha aiutato,seguito e ospitato. Ora è con noi d.Christoforo,dottorando in diritto canonico e d. Mosè, rettore di 60 seminaristi a Wamba. Ci diceva questo giovane sacerdote che forse si dovrà chiudere il seminario per mancanza di cibo. Pensiamoci ogni volta che sprechiamo e buttiamo via cibo o magari ci lamentiamo nei nostri egoismi di ricchi.Se un giubileo è l’occasione di fare festa insieme diventa anche un buon motivo per interrogarsi su quale sarà il futuro di una comunità che negli ultimi anni si è trasformata con l’arrivo di nuove famiglie anche dal terzo mondo. Un pomeriggio nella piazzetta del Tiglio a Serrunagarina, che ricorda tanto la piazzetta del Sabato del villaggio del Leopardi, su 11 scugnizzi che si rincorrevano chiassosi solo 2 erano italiani. Nel nostro territorio gli extra comunitari sono arrivati al 10%. Alla fine Don Piergiorgio ringraziando tutti per questa presenza e per l’impegno dimostrato ha inviato a rileggere l’impronta di Dio su questa comunità nella lode e nel giubilo è ha dato tre consegne:

1.Impegnarsi per una spiritualità più profonda,più matura,più umana, a volte più unita a tenerezza e
perdono reciproco.

2. Cercare di costruire una “comunità al plurale” in cui veramente c’è posto per tutti,in cui le diversità di esperienze,di servizi,di cultura e perfino di religione sono una ricchezza e non un problema.

3. Infine come ci ricorda Papa Francesco dovremmo affrontare più coraggiosamente “le periferie” che non sono tante quelle geografiche, Bargni e Serrungarina sono ad un tiro di schioppo, ma le periferie umane,le periferie del cuore,le periferie che sono i giovani con cui spesso è difficile comunicare, le periferie che sono le famiglie che si sfasciano,in crisi,in difficoltà economiche. Ricordiamo che cosa diceva Papa Francesco in Assisi ai coniugi ma vale per tutti i cristiani: “Non importa se durante la giornata nelle case vola qualche piatto purchè alla sera,ogni sera abbiate il coraggio di farvi una carezza,di chiedere e donare perdono”.

Così tutti insieme …fino ai prossimi 70 anni!