Umiltà, dolcezza e magnanimità

14.33ftMessaFinanza “Il vostro compito è sicuramente quello di far rispettare la legge, ma anche quello pedagogico ovvero di educare a una legge che veda il bene di tutti”. Queste le parole del Vescovo Armando nell’omelia della Santa Messa, nella parrocchia di San Giuseppe al Porto, in occasione di San Matteo, patrono della Guardia di Finanza.

“Nel sentire il peso dei riconoscimenti che avete sulla vostra divisa e che vi ricordano il servizio che state prestando alla comunità, vi auguro che possiate sempre sentire anche la riconoscenza del mondo civile nei vostri confronti. Il vostro ruolo, infatti – ha proseguito il Vescovo – è molto delicato e, allo stesso tempo, faticoso. Occorre avere delle coordinate fondamentali per assolverlo al meglio ovvero saper pagare per il carisma che ognuno è chiamato a fare, mettendoci la faccia, le lacrime se servono, e mi riferisco a quelle interiori, e la condivisione con la famiglia”.

Il Vescovo ha sottolineato poi l’importanza, come ricorda San Paolo, di “comportarsi in maniera degna della chiamata” e ha messo in evidenza come anche nel servizio austero sono necessarie tre componenti l’umiltà con se stessi e con gli altri, la dolcezza e la magnanimità ovvero la grandezza d’animo.

La giornata è stata anche l’occasione per salutare il nuovo comandante della Guardia di Finanza di Pesaro, il colonnello Antonino Raimondo. Presente alla Santa Messa anche il comandante della Guardia di Finanza di Fano il tenente Francesco Mancini.