Dopo l’inaugurazione di sabato 20 dicembre, sarà finalmente aperto al pubblico l’ormai storico presepe di San Marco di Fano. Da ormai quattordici anni, don Marco Polverari e i suoi collaboratori altamente specializzati donano alla città nuovi diorami, completando sempre di più la monumentale opera dove, accanto alla natività, sono rappresentate tutte le tappe fondamentali della storia della salvezza. Per il Natale 2014, sono state realizzate le scene del discendente di Davide nella profezia di Isaia, la morte di Gesù sul Golgota e i passaggi dalla crocifissione all’ascensione. Ogni anno, poi, in concomitanza con le nuove rappresentazioni vengono anche commissionate apposite statue realizzate in unica copia. Tanti i personaggi in movimento, oltre duecento, curati oltremodo nei più piccoli dettagli, per riproporre ai visitatori di oggi le azioni di un tempo. Il tutto è espresso in stile unitario palestinese, con strutture in legno, rivestite di polistirolo e scagliola, le quali vengono in seguito accuratamente modellate e dipinte. Lavoro in cui è stata di estremo aiuto la dedizione di Mario Mantoni, grande di età e di esperienza, che ha trasmesso la passione per una forma artistica tutt’altro che sorpassata.
Ad accompagnare chi si addentra nelle vecchie cantine di palazzo Fabbri, dove oggi è ubicato il presepe di San Marco, sono le innumerevoli decorazioni operate dall’abilissimo Maurizio Romagnoli, che ha dedicato mesi interi a decorare tutti i pannelli che fanno da sfondo all’intera narrazione.
Ogni anno l’opera attira oltre ventimila visitatori da tutta Italia, oltre che dalla città. Ogni anno, infatti, c’è sempre qualcosa di nuovo da ammirare e qualche dettaglio in più da cogliere sulle scene che, anche se sono state ormai costruite da diverso tempo, forniscono continuamente nuovi spunti di riflessione al visitatore che, pensando di vedere un presepe, intraprende un autentico viaggio all’interno della Scrittura.
Oltre ai necessari sponsor, quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e la BCC di Fano, va sottolineata l’importanza delle offerte che le persone donano liberamente durante le loro visite e che permettono la prosecuzione di questo imponente capolavoro di arte e fede.
L’apertura, da Natale all’Epifania, si protrarrà poi fino a Pasqua. Chi volesse recarvisi al di fuori dei periodi consentiti, può farlo previa prenotazione.
Matteo Itri