Conservate la purezza delle relazioni

15.12ftViaCRucis1Continua il percorso iniziato da papa Francesco all’interno delle beatitudini, proposte ai giovani con degli intensi messaggi per le giornate mondiali della gioventù. Così pure la Via Crucis cittadina di Fano e la contestuale GMG diocesana si sono lasciati ispirare da tale riflessione su “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.

Venerdì 27 marzo, a partire dalla parrocchia Gran Madre di Dio in Fano, si è mossa la lunga processione verso la Cattedrale. Nonostante il tempo incerto, l’occasione ha confermato anche questa volta la grande partecipazione con cui, ormai da anni, è solita contraddistinguersi, divenendo un importante evento-segno per l’intera città e non solo.

Al termine delle quattordici stazioni, tutte attualizzate dai vari gruppi giovanili della Diocesi, si è entrati nel duomo fanese, dove i tanti convenuti, in gran parte giovani, hanno assiepato ogni luogo per ascoltare le parole del vescovo Armando, che gli ha accompagnati per tutta la Via Crucis. «Recuperiamo l’ecologia umana. Un’attenzione che il Papa ci suggerisce, ma che ancora non siamo abituati a curare. – ha esordito il Vescovo nella sua riflessione – Dobbiamo essere fermi nel fatto che l’amore non è una reazione chimica, ma una relazione affettiva e responsabile, che ci invita così a ribellarci alla cultura del provvisorio e a non banalizzare l’amore».

Poi, rivolgendosi agli stessi giovani, ha detto: «Giovani, avete fiducia in voi stessi?». È dunque seguito l’elenco di otto percorsi per trovare questa fiducia in sé e tradurla in vita: Amare Dio e il prossimo, servendo i più piccoli e sofferenti. Prendere sul serio il Maligno, imparando a conoscerlo e a individuare gli ostacoli al bene che egli pone in noi e attorno a noi. Non preoccuparsi dei frutti, ma affidarsi al Signore. Comprendere che la via regale è quella della gratuità, sposa di Gesù per eccellenza e condizione unica per essere veramente gioiosi. Dio chiama continuamente, quindi non è mai troppo tardi per un’altra possibilità. Non rimandiamo a domani ciò che si può fare oggi, cadendo in un atteggiamento che non aiuta a realizzare noi stessi secondo il disegno di Dio. Alimentiamo la preghiera, in quanto in essa i nostri desideri si purificano e vengono a incontrare il desiderio di Dio per noi. Infine, assumere come modello l’esempio e l’aiuto di Maria per vivere quanto finora detto.

«Per essere beati non occorre fare cose strepitose, ma amare e sentirsi amati dal Padre – ha in ultimo concluso il vescovo Armando – Giovani, siate beati e felici di questo amore, per il quale dovete essere testimoni disposti a spendersi fino in fondo. Uscite nelle periferie, ovvero non lontano da voi, ma laddove non è arrivata la testimonianza del vostro gruppo. E non lasciatevi mai rubare la speranza! Date sempre ragioni di vita a quelli che incontrerete. Siate puliti, allontanate da voi quelle sporche abitudini che fanno perdere la dignità, così come oggi vediamo in ogni ambito, ricercando la correttezza morale e la purezza delle relazioni».

L’invito che ha concluso l’intervento del Vescovo è stato affinché i giovani possano diventare esempio anche per gli adulti di oggi, spesso piegati a compromessi che non hanno radicato le loro fondamenta sull’esempio di fedeltà di Gesù, finito sulla croce affidando a Dio tutta la sua vita.

Matteo Itri