In merito alla morte prematura e improvvisa del piccolo Edoardo che ha gettato nello sconforto tutta la comunità di Fenile, riportiamo alcune righe dalla lettera che il vescovo Armando ha inviato alla famiglia del piccolo Edoardo.
L’agonia di perdere un figlio è incomparabile. La morte di un bambino è la morte dell’innocenza. Una parte dei genitori muore quando il figlio muore, forse perché il futuro, con tutti i sogni e le speranze, va in frantumi. L’imprevista morte di un figlio, per ogni famiglia, è un evento devastante, non c’è tempo per prepararsi alla tragica perdita. I genitori si aspettano che i loro figli vivano a lungo, che gli sopravvivano.
Riprendersi dalla perdita di un figlio, richiede pazienza, tempo e duro lavoro. I ricordi non andranno via e non debbono andare via. Se mettiamo Cristo dentro la barca della nostra vita non affonderemo: fidatevi e affidatevi. Il peso non ci sarà tolto, ma sarà accompagnato. Ricordatevi: nessuna lacrima scorre invano.
Cari genitori, abituatevi, d’ora in poi, a frequentare il silenzio e le lacrime ma insieme, voi come famiglia.