Licia Paglione, sociologa della Scuola di Economia Civile e componente dell’Istituto Universitario Sophia, venerdì 27 novembre ha tenuto la quinta lezione della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico, sul tema dei beni relazionali nell’economia civile. La dottoressa Paglione ha suddiviso l’incontro in due parti: la prima parte dedicata alla scoperta delle relazioni interpersonali come “beni” e la seconda dedicata alla ricerca dell’esistenza di beni relazionali in azienda.
Nella prima parte si è evidenziato come, in base al “paradosso della felicità”, l’incremento del reddito individuale non è sempre direttamente proporzionale all’incremento della felicità personale: dati alla mano, infatti, la felicità personale a volte decresce all’aumentare del reddito individuale. Gli economisti giustificano il paradosso sopra menzionato distinguendo i beni conseguiti dagli uomini in beni posizionali e beni relazionali. I beni posizionali si limitano a consentire di distinguere la posizione sociale ricoperta da coloro che li detengono, ma non permettono di raggiungere la pienezza interiore a cui l’uomo anela. I beni relazionali, invece, costituiscono beni non materiali, rappresentati da esperienze umane come amicizia, amore reciproco e impegno civile, la cui dimensione relazionale permette all’uomo di raggiungere la vera felicità.
Al riguardo la dottoressa Paglione ha reso una bellissima citazione della filosofa statunitense Martha Nussbaum: “la felicità è human flourishing, cioè qualcosa di simile alla fioritura della vita, una vita attiva che include tutto ciò che ha un valore intrinseco, ed è completa, nel senso che non le manca nulla che la renda più ricca o migliore.”
Infine, Licia Paglione ha testimoniato ai presenti l’esperienza pratica della Economia di Comunione, elaborata da Chiara Lubich e implementata in oltre ottocento aziende nel mondo, quale modello economico per le imprese civili di oggi e di domani, fondato sulla fraternità e sul valore del dono quale strumento di creazione di legami relazionali.
Pier Federico Orciari