“Protetto. Rifugiato a casa mia” è un progetto promosso da Caritas Italiana che mette insieme rifugiati e famiglie che avranno l’opportunità di sperimentarsi nell’accoglienza. In occasione dell’Anno della Misericordia, il nostro Vescovo ha scelto questo progetto come Opera Segno del Giubileo per la nostra diocesi. L’obiettivo fondamentale è quello di realizzare “un’accoglienza diffusa e di integrazione” che possa creare quelle condizioni per far nascere all’interno delle famiglie, della Chiesa e delle comunità cristiane, un “circolo virtuoso” di solidarietà, accoglienza e condivisione. Non si tratta, quindi, di offrire solo un tetto e dei pasti, ma di accompagnare le persone accolte in casa a diventare autonome e a inserirsi gradualmente nel contesto sociale. Contemporaneamente, la casa che accoglie diventa segno tangibile di integrazioni possibili e a misura di ogni persona. Il progetto prevede l’accoglienza di persone richiedenti asilo per sei mesi, principalmente presso le famiglie che si sono dichiarate disponibili e che offriranno un tetto e i pasti. Chi invece sarà sistemato in parrocchia o negli istituti religiosi sarà, in ogni caso, seguito da una famiglia-tutor della comunità che lo accompagnerà nel percorso di integrazione nel contesto sociale.
La Caritas diocesana mette a disposizione, per l’accompagnamento della famiglia e del rifugiato, un operatore sociale di riferimento. Alle famiglie che aderiranno sarà inoltre offerto, oltre ad un percorso formativo, anche un kit di integrazione.
Per maggiori informazioni e per partecipare al progetto “ProTetto: Rifugiato a Casa Mia” potete contattare: Caritas diocesana, Via Rinalducci, 11 (Fano). Mail: saladellapace@gmail.com – info@caritasfano.net Tel./Fax 0721 827351
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