Lo scorso primo maggio il vescovo Armando ha celebrato la Santa Messa all’interno dello stabilimento della FIDA Impianti di Montefelcino, azienda, eccellenza del nostro territorio, che progetta e produce impianti di aspirazione industriale.
L’evento è stato organizzato e coordinato dall’ufficio diocesano per i problemi sociali ed il lavoro, in collaborazione con il Comune e la Pro-Loco di Montefelcino, e le associazioni ACLI Fano, CISL Fano, Confartigianato Fano e CNA Pesaro-Urbino.
La celebrazione, animata dalla Banda Musicale Cittadina di Montefelcino, è stata introdotta dal saluto di don Eugenio Giorgini, parroco della parrocchia di San Giusepe Lavoratore di Sterpeti. Anche la dirigenza della FIDA Impianti ha portato il proprio saluto e ringraziamento al Vescovo ed alla comunità.
Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato l’importanza della imprenditorialità ai fini della generazione di occasioni di lavoro e della costruzione di una società di benessere: per questo, ha auspicato una nuova affermazione del “Carisma dell’Imprenditoria”.
Il Vescovo ha ricordato la straziante situazione occupazionale italiana e, in particolare, locale. Secondo le statistiche, il 27% dei giovani italiani necessita dell’intervento della propria famiglia per trovare rifugio dalla propria condizione di disoccupazione, mentre un ulteriore 30% difetta di qualsiasi tutela al riguardo. Il Vescovo ha voluto ricordare i centomila giovani italiani emigrati in tempi recenti per motivi di lavoro: in questo senso, ha descritto l’inutilità e dannosità della creazione di barriere alle frontiere.
Nel Lavoro, l’Uomo e la Donna partecipano alla forza creatrice di Dio, plasmando la realtà tramite la loro attività lavorativa, affinché il Mondo raggiunga la perfezione. Il Lavoro, pertanto, non costituisce mero strumento di soddisfazione dei bisogni, ma consente l’umanizzazione della vita delle persone.
Al termine della celebrazione, Gabriele Darpetti, direttore dell’ufficio diocesano per i problemi sociali ed il lavoro, ha salutato i presenti a nome dell’ufficio da lui rappresentato ed ha introdotto gli interventi dei rappresentanti locali di CISL e Confartigianato. Due giovani lavoratori hanno poi letto un estratto del “Messaggio per la giornata del primo maggio” della Commissione Episcopale per i problemi sociali ed il lavoro.
Dopo la celebrazione, tutti hanno aderito ad un momento di convivialità e partecipato, nel piazzale antistante l’opificio industriale, alla Festa Patronale di San Giuseppe Lavoratore, organizzata dalla stessa Parrocchia e dalla Pro-Loco di Montefelcino.
PFO