Un bisogno diffuso di “senso”

DSC_1214Pubblichiamo la lettera del Vescovo Armando che racchiude, in sintesi, il senso di 64 lettere che i ragazzi della Cresima della parrocchia di Lucrezia hanno voluto donare al Vescovo.

 

Carissimi ragazzi/e,

con molto piacere e profondissima attenzione ho letto e gustato le vostre lettere. Non ho la pretesa di rispondere ad ognuno di voi, ma ho raccolto in sintesi i pensieri e sentimenti  più ricorrenti nei vostri scritti.
1.Tutti richiamate l’affetto e la stima per i vostri giovani educatori. Avete proprio bisogno di testimoni vicini alla vostra età per poter crescere negli ideali possibili della fede in Gesù e della vita.
“Nel mio cammino di fede ho avuto degli educatori che sono stati per me importanti come dei genitori. Con loro mi sono sempre confidato e loro mi hanno con gioia consigliato”.
“La mia vita mi piace molto grazie  alle persone che incontro e che ho incontrato nel mio percorso di vita. I nostri catechisti sono molto disponibili, ci aiutano tanto nel cammino di fede… Gesù è una parte importante della mia vita… Vorrei avere una consapevolezza maggiore nell’affrontare la fede…”.
“Frequento volentieri la parrocchia, per sapere come fare ad avere fiducia in me stesso e negli altri, a cominciare da me stesso con il mio rapporto con Gesù…”
2. Si nota in tanti di voi il bisogno e la ricerca della felicità e nello stesso tempo raccontate con estrema confidenza e sincerità esperienze di tristezza e delusione per situazioni difficili a livello familiare o altro
“Secondo me la felicità è qualcosa di davvero semplice. a volte non ci si accontenta di quello che si ha e si è perennemente scontenti. La felicità è avere persone intorno che ti vogliono bene e ti sostengono, è affrontare le piccole( e a volte anche grandi e dolorose) avversità che il mondo ci riserva, ma sempre con  qualcuno accanto…”.
“Mi stanco di dover sempre ricominciare da solo, di dover sempre rialzarmi,  anche se non ho più le forze, mi stanco ma anche il mio cuore è stanco di avere crepe…”.
“Questo è un momento della mia vita in continuo cambiamento: scuola nuova, amici nuovi, diversi pensieri e preoccupazioni”
3. Nelle vostre lettere narrate un bisogno diffuso di “senso”, di sapienza o gusto della vita.
 “Un senso che faccia la differenza, che faccia riflettere su noi stessi” .
“In questo periodo non è che sia di una gran felicità, ma ho cominciato a riflettere un po’ su me stesso, gli altri, la vita e molto altro…”.
“Io penso che la vita sia qualcosa di davvero particolare, un ‘evento’ che ti fa sorgere tantissime domande…”
“Ho vari dubbi sulla vita, perché penso che a noi sfugga qualcosa, l’essenziale per capire il motivo per cui siamo qui, per capire tutto…”.
“Ho diversi sogni, alcuni futili e altri importanti… vorrei essere un qualcuno che lasci un segno in questo mondo… un segno che faccia la differenza, che faccia riflettere su noi stessi…”.
“Noi crediamo perché sappiamo che da queste “lezioni e sentimenti” facciamo del bene al prossimo, un po’ per migliorare e o assaporare la vita. Ma chi tiene sempre fede nelle “lezioni e sentimenti” espressi da Gesù, non assaggia la vita, ma la vive, nel vero senso della parola”.
“Voglio ricevere questo sacramento perché sento dentro di me che facendo questo percorso tutti i pezzettini si stanno rimettendo al loro posto e che questa sensazione di mancanza e di necessità pian piano stanno sparendo perché iniziano a colmarsi”.
“Solo coloro che sono così folli da pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero (Steve Jobs)”.

Debbo riconoscere in voi una grandissima schiettezza e confidenza. Mi avete offerto uno spaccato non banale di vita giovanile, familiare, parrocchiale e di fede. Sono grato a voi tutti e chiedo preghiera per la mia vita e per la nostra Diocesi.

Vi benedico con affetto e gratitudine.

 

+Armando vescovo