In occasione della festa di S. Andrea Apostolo, mercoledì 30 novembre, presso la Chiesa Gran Madre di Dio, tra gli appuntamenti previsti dalla Visita pastorale del Vescovo alle comunità parrocchiali di Santa Maria Goretti, di San Paolo apostolo e della Gran Madre di Dio, si è tenuta una Preghiera ecumenica insieme ai cristiani ortodossi della città di Fano guidati da Padre Costantin e Padre Victor. Nel piccolo sussidio preparato per la preghiera erano riportate alcune parole tratte da una catechesi che Benedetto XVI fece nel 2006: «Tradizioni molto antiche vedono in Andrea, il quale ha trasmesso ai greci questa parola, non solo l’interprete di alcuni Greci nell’incontro con Gesù ora ricordato, ma lo considerano come apostolo dei Greci negli anni che succedettero alla Pentecoste; ci fanno sapere che nel resto della sua vita egli fu annunciatore e interprete di Gesù per il mondo greco. Pietro, suo fratello, da Gerusalemme attraverso Antiochia giunse a Roma per esercitarvi la sua missione universale; Andrea fu invece l’apostolo del mondo greco: essi appaiono così in vita e in morte come veri fratelli – una fratellanza che si esprime simbolicamente nello speciale rapporto delle Sedi di Roma e di Costantinopoli, Chiese veramente sorelle.» A queste parole ha fatto seguito anche l’augurio di Papa Francesco che proprio nell’udienza di mercoledì 30 novembre ha ribadito: «Nella ricorrenza dell’apostolo Andrea, vorrei salutare anche la Chiesa di Costantinopoli e l’amato patriarca Bartolomeo e unirmi a lui e alla chiesa di Costantinopoli, in questa festa – a quella chiesa sorella nel nome di Pietro e Andrea, tutti insieme – e augurarle tutto il bene possibile, tutte le benedizioni del Signore e un abbraccio grande.»
Il nostro vescovo Armando che ha presieduto la preghiera ha sottolineato, commentando il testo della lettera agli Efesini 4,11-13, che la diversità di doni e carismi deve essere sempre verificata dall’utilità comune. Prima dei carismi e dei doni personali viene l’unità del corpo di Cristo che è sempre dono da chiedere e da ricevere. «Che tutti siano una cosa sola» è dunque il desiderio che deve animare dal di dentro ogni azione pastorale compiuta dalle nostre parrocchie.
La preghiera si è conclusa con il bacio dell’icona di Sant’Andrea e l’unzione con il Miron, l’olio profumato, che posto sulla fronte e sulle mani dei presenti ha ricordato a tutti che quanto facciamo in nome di Gesù non potrà mai essere proselitismo ma sarà sempre condivisione di quel buon profumo che attraverso il battesimo ci ha reso tutti figli nel Figlio e servi gli uni degli altri nella carità.
I due fratelli Andrea e Pietro, apostoli dell’oriente e dell’occidente, ci aiutino ogni giorno a costruire ponti di amicizia e di pace abbattendo i muri dell’odio e del rancore.
don Francesco Pierpaoli