Domenica 19 Marzo il Vescovo ha celebrato una messa per San Giuseppe lavoratore presso l’azienda Biefbi Cucine di Fossombrone. L’azienda Biefbi, fondata nel 1976, è specializzata nella progettazione e produzione industriale di cucine componibili.
Continua così il percorso di celebrazioni che si svolgono nei luoghi di lavoro, a rappresentare l’importanza di infondere concretamente le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa nel tessuto imprenditoriale e sociale locale.
L’omelia del Vescovo si è incentrata sul termine “custodire”. Compito di San Giuseppe, infatti, è quello di custodire la propria famiglia, prendendosi cura di Maria e Gesù. Allo stesso modo, noi dobbiamo essere custodi e prenderci cura della società in cui viviamo. Per farlo, siamo chiamati a vivere con sincerità, a vigilare nei nostri sentimenti ed a nutrire bontà e tenerezza.
Il Vescovo ha poi commentato le parole che Papa Francesco ha pronunciato nel corso della recente udienza generale in Piazza San Pietro. Il Papa ha chiesto che venga fatto tutto il possibile affinché ogni uomo e ogni donna possano lavorare e così guardare gli altri con dignità. Ancora, il Papa ha denunciato come peccato gravissimo il comportamento di chi, per manovre economiche o in nome di negoziati poco chiari, chiude fabbriche e imprendimenti lavorativi, togliendo lavoro e dignità alle persone.
Infine, un pregnante riferimento al n. 2424 del Catechismo della Chiesa Cattolica, in base al quale una teoria che fa del profitto la regola esclusiva e il fine ultimo dell’attività economica è “moralmente inaccettabile”. Il desiderio smodato del denaro non manca di produrre i suoi effetti perversi: “è una delle cause dei numerosi conflitti che turbano l’ordine sociale”.
In questo senso, un sistema che sacrifica i diritti fondamentali delle singole persone e dei gruppi all’organizzazione collettiva della produzione è “contrario alla dignità dell’uomo”. E ancora “ogni pratica che riduce le persone a non essere altro che puri strumenti in funzione del profitto, asservisce l’uomo, conduce all’idolatria del denaro e contribuisce alla diffusione dell’ateismo”.
I proprietari hanno poi invitato i dipendenti dell’azienda a partecipare ad un pranzo sociale, approfittando dell’occasione dei festeggiamenti di San Giuseppe per riprendere una consuetudine accantonata negli ultimi anni.
Pier Federico Orciari