La tenerezza: programma nuziale di vita è stato il tema dell’incontro organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare in collaborazione con i gruppi famiglie delle parrocchie di Orciano, Mondavio, San Giorgio e Piagge tenutosi sabato 21 ottobre nella chiesa di San Cristoforo a Orciano. A relazionare sul tema e a dialogare con le famiglie presenti è intervenuto Mons. Carlo Rocchetta. “La tenerezza – ha esordito Rocchetta – è un motivo dominante nel linguaggio di Papa Francesco, tenerezza come anima nel vissuto della coppia. Tra amore e tenerezza – ha proseguito Mons. Rocchetta – c’è reciprocità e distinzione. Reciprocità perché non c’è tenerezza senza amore e non c’è amore senza tenerezza, ma allo stesso tempo la tenerezza aggiunge all’amore un pathos, un sentire affettivo, una sensibilità affettiva, un’amorevolezza, un’attenzione alla persona, una partecipazione. La tenerezza arricchisce l’amore. La patologia della vita di coppia inizia quando non c’è più la tenerezza”.
Rocchetta ha poi approfondito la nozione di tenerezza, un sentimento umano e umanizzante, un seme dentro di noi che aspetta solo di germogliare. Rocchetta si è poi soffermato sulla tenerezza come relazione affettiva e come gioia di essere amati da Dio. “La questione decisiva – ha messo in evidenza Mons. Rocchetta – è scegliere la tenerezza come progetto di vita, senza lasciarsi dominare dai sentimenti negativi. Se scegliamo la tenerezza non ci lasciamo dominare dalle ansie e dalla paura. Se scegliamo la tenerezza costruiremo una coppia matura dove esiste fiducia comunicazione affettiva sano umorismo, non una coppia perfetta, ma una coppia dove ciascuno cerca di dare il meglio di sé, in cui ognuno cerca di rendere felice l’altro con l’accoglienza, il dono, la condivisione”.