“Abbiamo acceso piccole luci di speranza” queste le parole introduttive di don Steven Carboni, responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola durante la Veglia di Avvento che ha visto sabato 2 dicembre scorso, presso la parrocchia di Rosciano di Fano, oltre 100 giovani delle tre Diocesi della Metropolia radunarsi per festeggiare l’inizio del nuovo anno liturgico in quest’anno di cammino verso il Sinodo dei Giovani in programma per il prossimo ottobre.
“La speranza è di una Chiesa tutta che possa camminare insieme – ha proseguito don Steven Carboni – guardando ai giovani, anzi lasciandosi guardare dai giovani, pronta a mettersi in ascolto libero e vero. La speranza che queste nostre tre diocesi di Pesaro, Urbino e Fano continuino a vivere non solo una semplice collaborazione di eventi, ma un vero stile di comunione. La speranza che il nostro cuore sia veramente disposto a ricominciare con il Signore, a far emergere dal cuore il desiderio di Lui, a riaccendere la Sua luce nella notte più profonda che a volte abita dentro di noi”. Durante il momento di preghiera, guidato da don Marco Presciutti, vicario per la pastorale della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, la riflessione si è incentrata sull’icona del Sinodo, il discepolo amato. Un momento intenso che ha visto tutti i presenti pregare per i giovani ridando così significato al proprio cammino di fede. L’evento, che ha visto la partecipazione di tutti i responsabili della Pastorale Giovanile delle tre Diocesi, è proseguito con un momento conviviale e di festa. “Abbiamo aperto così l’anno del Sinodo dei giovani – ha sottolineato a fine serata entusiasta don Steven Carboni – che avrà nel prossimo agosto il momento più forte nell’esperienza dei pellegrinaggi nelle nostre Diocesi e nell’incontro a Roma del Papa con i giovani italiani l’11 e il 12 agosto. Ma tutto quest’anno – ha proseguito – non possiamo esimerci dal viverlo con la passione e il desiderio di Papa Francesco affinché questo tempo di ascolto e di discernimento sia rivolto a tutti i giovani, perché se è vero che la Chiesa, nel nome di Gesù, ha qualcosa da dire loro, è vero anche che tutti hanno qualcosa da dire alla Chiesa”.