“Una realtà, frutto di lavoro, carità e impegno”. Queste le parole introduttive del vescovo Armando, domenica 24 giugno, all’inaugurazione del complesso di Villa bassa del Prelato che ha riaperto dopo la chiusura per i lavori di restauro e consolidamento dell’intera struttura. “Una casa – ha proseguito il Vescovo – che deve essere per ragazzi, giovani e famiglie perché la pastorale ha bisogno di cose belle e dignitose e questa nuova casa lo è”. Nel momento inaugurale il vescovo Armando ha poi sottolineato lo scopo d’utilizzo della Villa bassa, il lungo percorso dei lavori e la storia del complesso.
“La costruzione della Villa bassa del Prelato – ha sottolineato il Vescovo – risale alla fine del 1700 (insieme alla Villa alta), voluta del prelato Francesco Castracane. Nel tempo poi è diventata sede del Seminario di Fano, come residenza estiva e successivamente è stata adibita a casa per campi scuola dove tanti giovani hanno fatto esperienza di fede, condivisione e fraternità. Da quasi 10 anni era chiusa perché non più utilizzabile e, grazie al sostegno dei fondi dell’otto per mille della CEI e a tanta generosità, la Diocesi ha deciso di ristrutturarla a partire dalle fondamenta della chiesa e del tetto, per poi passare dal 2016 alla ristrutturazione della casa”. Il vescovo Armando – visibilmente soddisfatto per la rinascita di questo complesso destinato alle attività pastorali – prima della benedizione ha ringraziato tutti gli intervenuti, il sindaco di Fano Massimo Seri, i sacerdoti presenti, i tecnici, le maestranze e la cooperativa GenerAzioni che avrà il compito di gestire questa nuova struttura. A prendere la parole poi il sindaco Massimo Seri che ha sottolineato l’importanza di questo luogo per tutta la cittadinanza e le tante associazioni presenti a Fano. Infine, prima del rinfresco offerto negli spazi esterni della casa, ha preso la parola Alessandro Cecchini, presidente della giovane cooperativa GenerAzioni nata dal Progetto Policoro con lo scopo di creare lavoro per i giovani partendo dalle bellezze e le potenzialità nascoste o dimenticate della nostra Diocesi, che già gestisce la Villa alta da circa un anno.
“Ringraziamo – ha affermato Alessandro Cecchini a nome di tutti i sei giovani della cooperativa – il Vescovo e la Diocesi per averci dato fiducia e la possibilità di gestire questa struttura. Già in questa estate – ha proseguito -, tra Villa alta e bassa avremo oltre mille ospiti e questo ci rende molto contenti”. La Villa bassa ha una capacità di accoglienza di circa 70 posti e la struttura, dotata di cucina, sala da pranzo e sala conferenze potrà essere utilizzata sia nel periodo estivo che invernale poiché dotata di impianto di riscaldamento e climatizzazione.
Michele Montanari