Domenica 15 settembre a Barchi si è svolta la giornata unitaria e l’assemblea straordinaria dell’Azione cattolica diocesana. Un appuntamento per alcuni aspetti tradizionale quando ci si appresta ad iniziare un nuovo anno associativo, per presentazione la prospettiva, i contenuti, gli appuntamenti.
Dopo la Santa Messa con la comunità di San Bartolo, don Gianfranco Ciccolini ha guidato un percorso per entrare nell’icona biblica di riferimento tratto dal vangelo di Matteo: la parabola sul giudizio finale. Un brano con cui entrare in confidenza, da conoscere e interiorizzare perché possa accompagnarci e sostenere.
Ma l’incontro aperto a tutti è stato anche un appuntamento formale, poiché in vista dell’anno in cui l’associazione è chiamata ad eleggere i nuovi responsabili a tutti i livelli, da quello parrocchiale a quello nazionale, si è ritenuto opportuno modificare in Diocesi alcune parti del regolamento che stabilisce, tra l’altro, tra chi scegliere per designare i consiglieri diocesani.
Modificare le regole, ragionare su come formare le liste dei candidati e provare a far funzionare meglio gli strumenti democratici che costituiscono il modo di essere di una realtà sono aspetti a cui si è meno abituati ma altrettanto importanti. Un processo ed un lavoro preparato da alcuni che avevano a suo tempo scritto il regolamento e che costituiscono anche la memoria storica della nostra Diocesi, che si è concluso nel pomeriggio con Massimiliano Bossio presidente dell’Azione Cattolica di Ancona-Osimo.
Avere pressoché la totalità delle parrocchie rappresentate, raggiungere il quorum necessario e previsto significa, aldilà dei numeri di un processo che è dentro un’associazione, che dice di un essere insieme, di una storia dentro cui si è inseriti che non inizia e finisce con la propria persona, che c’è spazio per aggiustare il tiro alla luce della realtà e dell’esperienza, e che i luoghi e i momenti e la forma non sono aspetti di contorno. E l’ospitalità della Casa don Remo Bianchi contribuisce a rendere lo stile familiare e gioioso.
Laura Giombetti