Si intitola “La speranza dei poveri non sarà mai delusa (Sal. 9,19) il Report 2019 di Caritas Diocesana (per scaricare il report 2019 clicca QUI) relativo ai dati su povertà e risorse 2018 presentato, giovedì 14 novembre in conferenza stampa, nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone.
Il direttore della Caritas Diocesana, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto. “La prima azione da fare per un cristiano – ha messo in evidenza Farneti – è ascoltare il grido dei poveri, e quindi cercare di rispondere concretamente a tale grido perché i più poveri non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto anche da parte di Dio e perdano la speranza. Quale organismo pastorale della chiesa locale per promuovere la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale con la pedagogia dei fatti, con particolare attenzione agli ultimi, la Caritas diocesana, sotto la presidenza del Vescovo, ha cercato in questi anni di ascoltare, osservare, discernere per animare le comunità e per servire le persone in difficoltà senza distinzioni di razza o religione, e anche di sollecitare gli Enti pubblici a rispondere ai loro bisogni e problemi, nello spirito di collaborazione e sussidiarietà”.
Presente anche il Vescovo Armando, presidente della Caritas Diocesana, il quale ha messo in evidenza come la questione dei poveri non riguardi solo la Caritas, ma tutti. “Perchè un Report? – ha sottolineato il Vescovo – Per far conoscere, innanzitutto ad intra, nel mondo ecclesiale, il servizio che presta la Caritas Diocesana, per segnalare le problematiche che esistono nel nostro territorio, per sfatare alcuni luoghi comuni che riguardano la povertà (ad esempio che sono tutti stranieri quelli che usufruiscono dello sportello Caritas) e per una necessità obiettiva ovvero quella della trasparenza”.
La parola poi a Stefania Poeta, dell’Area Promozione Umana, che, dati alla mano, ha illustrato i bisogni delle famiglie. “I dati raccontano di una povertà che si fa sempre più cronica, multidimensionale e persistente. La complessità e le povertà materiali mescolate a quelle immateriali – ha affermato la Poeta – impongono interventi più strutturati, impegnativi, di medio-lungo periodo, in stretta sinergia con altri soggetti. Da 222 incontri di rete nel 2017 si è passati ai 284 del 2018. Cresce in termini complessivi l’incidenza dei cittadini italiani, il 47%. Stefania Poeta ha, poi, illustrato due progetti: il progetto Attrezziamoci per offrire percorsi di orientamento professionale e Le chiavi di casa per offrire percorsi di accompagnamento nella ricerca dell’alloggio e risposta a situazioni di disagio abitativo.
Laura Paolini ha illustrato l’attività del Centro Salute Caritas non solo erogatore di servizi sanitari primari, ma anche interlocutore possibile in un nuovo modello di integrazione socio-sanitaria a livello territoriale. La struttura ha incontrato e preso in carico 92 persone con problematiche socio-assistenziali. Per quanto riguarda l’area giovani, l’esperienza della vita comunitaria, ovvero la possibilità di vivere insieme in un appartamento messo a disposizione da Caritas, ha caratterizzato la proposta di servizio civile in Caritas in questi ultimi anni. Dei 147 giovani che hanno svolto servizio civile in Caritas, 50 hanno scelto l’esperienza della vita comunitaria.
Sfogliando il Report 2019 ancora alcuni dati da sottolineare: nel 2018 sono state 752 le persone fisiche incontrate, 3.635 i passaggi, 184 i giorni di apertura al pubblico, 284 gli incontri delle operatrici del Centro di Ascolto, 4.757 gli interventi. E poi ancora 16 i microcrediti sociali per 38.450,00 euro erogati, 4.103 ore di volontariato e 40 volontari.
Per quanto riguarda la Mensa SOS-titutiva, servizio offerto da Caritas per il mese di agosto in concomitanza con la chiusura della Mensa di San Paterniano per il risanamento dei locali, nel 2018 sono stati serviti 730 pasti, 72 i volontari con 412 presenze, 1.516 le ore di volontariato, 66 gli ospiti e 28 i giorni di apertura.