A seguito del DPCM del 8 marzo 2020, riguardante anche la Provincia di Pesaro e Urbino, e del comunicato dei Vescovi della Metropolia del 9 marzo siamo a fornire alcune indicazioni riguardanti i servizi delle Caritas parrocchiali e della Caritas diocesana al fine di assumere comportamenti responsabili per evitare il diffondersi del c.d. coronavirus.
Se la dimensione della Parola, quella dei Sacramenti e quella comunitaria subiscono inevitabili limitazioni, non può invece venire meno la dimensione della Carità. Pur con tutte le cautele del caso e con la prudenza necessaria, senza esporsi ed esporre altri a inutili rischi, è chiaro che non possono venire meno i servizi essenziali a favore dei poveri che Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente.
Neppure possono essere trascurati i “nuovi” bisognosi di oggi e, inevitabilmente, di domani, e anche chi viveva già situazioni di difficoltà e vede peggiorare la propria condizione: gli anziani spesso soli con le loro paure, le famiglie che si devono far carico dei figli che non possono frequentare le scuole, i lavoratori lasciati a casa con preoccupanti prospettive per il futuro, i rifugiati, i detenuti, gli ammalati (anche di altre malattie), ecc.
Le presenti indicazioni sono valide fino alla data di venerdì 3 aprile compreso.
Servizi gestiti direttamente dalla Caritas diocesana:
– Centro di Ascolto diocesano: il Centro di Ascolto diocesano rimarrà aperto solo telefonicamente al numero 0721/827351 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.15 e martedì dalle 15 alle 18. È possibile contattare il Centro di Ascolto anche via mail, scrivendo a: info@caritasfano.net
Sarà l’operatore “esperto” della Caritas a valutare l’eventuale utilità di un colloquio personale, da tenersi in luoghi e modalità che rispettino le direttive del Ministero della Salute.
– Centro Salute Caritas (CESC): il Centro Salute Caritas rimarrà aperto solo telefonicamente al numero 0721/827351 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.15 e martedì dalle 15 alle 18. È possibile contattare il Centro Salute anche via mail, scrivendo a: progettosalute.caritasfano@gmail.com Sarà l’operatore esperto della Caritas, coadiuvato da un medico esperto volontario, a valutare l’eventuale utilità /di un colloquio personale, da tenersi in luoghi e modalità che rispettino le direttive del Ministero della Salute.
– Servizio di raccolta indumenti usati (RiVestiAmo): il servizio del centro di raccolta RiVestiAmo sito in via Brigata Messina 112 è sospeso da mercoledì 11 marzo a venerdì 3 aprile compresi. Salvo nuove disposizioni il servizio riprenderà regolarmente lunedì 6 aprile con i consueti orari.
– Servizio di distribuzione di cibo (RiCibiAmo): il Centro diocesano RiCibiAmo effettuerà la consegna a domicilio dei pacchi cibo, sentiti i diretti interessati, nel rispetto delle modalità previste dalla direttiva del Ministero della Salute.
Per tutte le necessità che le persone potrebbero avere in questo periodo è possibile contattare telefonicamente al n. 0721/827351 il Centro d’Ascolto che, seguendo i principi precedentemente indicati valuterà l’intervento.
Gli appuntamenti del corso di formazione “Osservare la speranza” di sabato 14 e sabato 28 marzo sono rinviati a data da destinarsi.
Tutte le iniziative, eventi pubblici e incontri organizzati da Caritas sono sospesi fino a nuova data.
Indicazioni per le parrocchie
Si suggerisce di limitare il più possibile i servizi caritativi attivi in parrocchia, facendo dove possibile ricorso ai mezzi telefonici. Si ricorda in ogni caso di osservare scrupolosamente tutte le indicazioni del Ministero della Salute volte a tutelare sia i destinatari dell’aiuto che gli stessi volontari.
Centri di Ascolto parrocchiali:
Alla luce del DPCM e delle indicazioni del Ministero della Salute per prevenire il diffondersi del virus (che si allegano), si suggerisce di:
– I Centri di Ascolto parrocchiali che dispongono di un numero di telefono preposto sono fortemente invitati ad utilizzare quest’ultimo privilegiando i colloqui telefonici.
– In caso di incontro non rinviabile, ricordarsi di tenere una distanza di almeno un metro e mezzo.
– Evitare i contatti, come stretta di mano, ecc. e in ogni caso lavarsi accuratamente le mani a fine servizio.
– Munirsi di presidi, come mascherine e guanti e disinfettare le superfici prima e dopo il servizio.
– Chiudere le sale d’aspetto, in modo da non favorire la creazione di assembramenti di persone
– Per i servizi di distribuzione di cibo o indumenti si suggerisce di limitare il servizio solo a situazioni di reale e comprovata necessità, adottando tutte le misure idonee a tutela dei volontari e dei destinatari, secondo le modalità indicate dal Ministero della Salute.