Il processo di comprensione e di dialogo “non è certo concluso, ma ha ancora bisogno di essere recepito e diventare cultura, cioè modo di pensare, di parlare, di scrivere e di vivere”. Lo sottolinea mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, nell’introduzione al Sussidio per la XXXII Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che si celebra il prossimo 17 gennaio. Al centro della riflessione comune il libro di Qohelet che, ricorda il vescovo, “mette in discussione il senso della vita davanti al comune destino della morte” e che quindi può aiutare a leggere questo tempo segnato dalla pandemia in cui “noi, esseri umani, nella precarietà e nella sofferenza condivise abbiamo perseverato nella ricerca di Dio per riscoprire il senso della vita e la protezione nella fragilità, come fece il Qohelet”. (da www.chiesacattolica.it)