Santa Maria di Loreto e il Crocifisso di San Damiano che parlò a Francesco di Assisi sono i due simboli che fin dalla GMG di Buenos Aires del 1987 hanno accompagnato gli Italiani ad incontrare i giovani di tutto il mondo. Da quel lontano 1987 tutte le GMG che si sono alternate a quelle diocesane hanno avuto l’immagine del Crocifisso e quello della Madonna come simboli dei giovani italiani. Simboli di che cosa? Prima di tutto dei due misteri centrali della nostra fede: il mistero dell’incarnazione e il mistero pasquale. I giovani italiani in ogni luogo hanno portato dunque Gesù, che spogliò sé stesso divenendo simile agli uomini nella casa di Nazareth e si umiliò fino alla morte di croce. Prima di portare questi simboli a Lisbona, in Portogallo, per la GMG del 2023, desideriamo che siano avvicinati e toccati dai giovani e dagli adulti delle nostre Chiese locali, perché la storia di Maria e quella di Francesco possano indicare a ognuno di loro la via che conduce alla felicità e alle nostre diocesi e parrocchie la via della speranza, della fiducia, della provvidenza che non delude. Sabato 20 maggio, il Crocifisso di San Dan Damiano e la Madonna di Loreto visiteranno, alle ore 9, la casa di reclusione di Fossombrone alla presenza dell’amministratore apostolico della Diocesi Mons. Armando Trasarti. Con lui, 26 giovani che parteciperanno alla GMG tra cui due giovani della Diocesi di Sambir-Drohobych vicino a Leopoli in Ucraina, accompagnati da don Francesco Pierpaoli, coordinati da don Steven Carboni incaricato diocesano della Pastorale Giovanile e accolti dai membri della cappellania del carcere di Fossombrone don Désiré, Suor Catherine, Fra Fabio e Giorgio Magnanelli.