Dopo l’ingresso del Vescovo Andrea nella nostra Diocesi, lunedì 10 luglio ha presieduto, nella Basilica dedicata al Santo, la celebrazione eucaristica in occasione della Solennità del Santo Patrono San Paterniano, celebrazione animata dal coro diretto da padre Giuliano Viabile. “Quando la vita mi mette alla prova – ha sottolineato Mons. Andreozzi – mi capita di essere più concentrato, più attento nella preghiera, più vicino al Signore, di sentire più forte il senso della vita e di essere anche più vicino a chi soffre. Quando siamo nel Getsemani sentiamo più forte l’esigenza di gridare Abbà Padre. Poi arrivano altri tempi della vita in cui siamo chiamati a verificare le condizioni di vivibilità della fede. Quando le cose vanno meglio siamo tentati di dimenticare l’autore della vita, di accomodarci o di divagarci, di sfuggire a ciò che la Parola di Dio ci chiede. La vita sappiamo che è fatta di alti e bassi, di morti e di resurrezioni. Chiediamo a te, San Paterniano, di rialzarci ogni volta che cadiamo e che la tentazione vince su di noi. Chiediamo a te il coraggio e la franchezza per esprimere la nostra fede, per dire chi siamo con autenticità. Nella tua vita, Paterniano, si scorge la traccia della storia della salvezza. Ho letto che hai attraversato il fiume, dormito nelle grotte prima di essere richiesto a gran voce come Vescovo. Guadare il fiume significa uscire ed entrare dalla terra promessa, superare i confini, guardare oltre per poi rientrare. Questo significa – ha concluso il Vescovo Andrea – che ancora oggi siamo chiamati a scrivere pagine di salvezza. Paterniano tu ci insegni ad annunciare il Vangelo, a trasmettere la fede. Ottienici da Dio buoni consigli, sii per noi pastore saggio”.