San Lorenzo martire

Cerasa ha festeggiato il Santo Patrono

Sabato 10 agosto la comunità di Cerasa di San Costanzo ha festeggiato la ricorrenza del santo patrono, San Lorenzo Martire, alla presenza del Vescovo Mons. Andrea Andreozzi che ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica insieme al parroco don Stefano Maltempi.
Presenti alla celebrazione anche il Sindaco di San Costanzo Domenico Carbone, il vice Sindaco Marco Sonnante, alcuni membri della Giunta e consiglieri comunali insieme a tanta gente del paese e a numerosi turisti che in questo periodo rientrano in paese per le ferie.
“Camminate nella carità così come il Signore Gesù ci ha insegnato e ha fatto donando se stesso per Amore per tutti noi – ha detto il Vescovo nell’omelia – egli è il pane disceso dal cielo che ci chiama ad andare con lui da risorti. Questo cammino ha impegnato Lorenzo, il santo Martire, che ha seguito Gesù accogliendolo nella fede. Tutti saranno istruiti, ammaestrati da Dio – ha proseguito il Vescovo – lasciamoci educare dal Padre partendo dalla fede in colui che egli ha inviato!”
S. Lorenzo ha seguito Gesù sulla via della carità dando ai poveri non solo le sostanze, i beni, ma donando se stesso, ha dato “il bene”. A volte ci preoccupiamo troppo dei beni; dobbiamo, invece, scegliere il Bene compiendo il cammino fatto da Gesù che ci porta al Padre. Come San Lorenzo anche noi camminiamo verso la carità, Dio da vita ai nostri corpi, ci fa risorgere da morte.
Dopo la Santa Messa, la comunità ha vissuto un momento di fraterna condivisione per concludere poi la serata con l’animazione preparata dai bambini e i ragazzi del progetto “e_ state al gioco” (catechesi giocata), incentrato sulla figura di Madre Teresa.
I ragazzi, con i loro giovani animatori e le famiglie, hanno messo in scena una simpatico sketch in cui San Lorenzo (Mauro Mancini) incontra Madre Teresa (Giulia Bavosi) e i due si conoscono raccontandosi la loro vita di dono. In Particolare Teresa racconta la sua chiamata e la sua scelta di donarsi a Dio e ai più poveri divenendo una “matita nelle mani di Dio”. La scena si è alternata ad alcune coreografie e balletti interamente pensati e realizzati dai bambini più piccoli delle elementari che, con grande inventiva e passione, hanno realizzato un bellissimo spettacolo ricco di spunti e piacevoli proposte.
Come hanno ricordato gli organizzatori, l’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione di tutte le associazioni e dei tanti volontari, perché la festa del patrono è la festa di tutti e va vissuta insieme come in una grande e unica famiglia dei figli di Dio.

Marco Gasparini