Cari amici, in questo momento posso dire soltanto grazie per tutto quello che fate per la costruzione della Chiesa viva in questo quartiere di Roma. Mi sembra che sia uno dei doni del Concilio Vaticano II l’esistenza di questi Consigli pastorali, dove laici rappresentanti di tutta la comunità affrontano, insieme con il parroco e con i sacerdoti, i problemi della Chiesa viva di un quartiere…, aiutano a costruire la Chiesa, a rendere presente la Parola di Dio e a sensibilizzare la gente sulla presenza di Gesù Cristo nei sacramenti. In questo tempo dove il secolarismo è forte, e tutte le impressioni che si raccolgono attorno si pongono un po’ contro la presenza di Dio, contro la capacità di percepire questa presenza, è tanto più importante che il sacerdote non sia lasciato solo, ma sia circondato da credenti che con lui portino questo seme della Parola e aiutino perché sia vivo e sia crescente anche nel nostro tempo. Perciò grazie per queste vostre iniziative. È importante consolare, aiutare, assistere la gente nella sofferenza, far sperimentare la vicinanza dei credenti che si sentono particolarmente vicini a tutti quelli che soffrono.Ho visto questo in Africa: c’è a Yaoundé, in Camerun, un grande centro che ha creato il cardinale Leger, canadese, grande padre del Concilio, dove l’ho conosciuto. Egli dopo il Concilio nel 1968 sentiva il bisogno non solo di predicare e di governare, ma di essere un semplice prete per assistere i sofferenti. È andato in Camerun ha creato questo Centro, che oggi appartiene allo Stato, ma vi lavorano soprattutto ecclesiastici, dove si vede tutta la gamma delle sofferenze: Aids, lebbra, tutto. Ma si vede anche la forza della fede, si vede gente che, motivata dalla forza della fede e dall’amore che la fede suscita, si mette totalmente a disposizione; così la sofferenza viene trasformata e le persone che aiutano vengono trasformate, diventano più umane, più cristiane: si sente qualcosa dell’amore di Dio. Per questo, nelle nostre dimensioni, vogliamo anche noi essere sempre sensibili verso la sofferenza, verso i sofferenti, verso i poveri, verso le persone bisognose in diverse forme di povertà, anche spirituale, che ci aspettano, nelle quali ci aspetta il Signore. Grazie per tutto quello che fate.
Secondo la tradizione il consiglio è un dono dello Spirito Santo e un parroco, tanto più un Papa, ha bisogno di consiglio, di essere aiutato nel trovare le decisioni. Perciò questi consigli pastorali realizzano anche un’opera dello Spirito Santo e testimoniano la sua presenza nella Chiesa. Grazie per tutto quello che fate; il Signore vi assista sempre e vi dia la gioia pasquale per tutto l’anno. Grazie.
Benedetto XVI