"Un territorio fecondo nella fede, ma con crisi di Vangelo nella gente". Mons. Menichelli ha concluso la visita pastorale. Due anni e mezzo.

A conclusione della visita pastorale, durata due anni e mezzo, delle settantadue parrocchie, mons. Edoardo Menichelli ha consacrato l’arcidiocesi di Ancona-Osimo a Maria, in una celebrazione che si è svolta domenica scorsa nella cattedrale di San Ciriaco… Nel corso dell’omelia il pastore ha rilevato di aver trovato, nel territorio, zone pastorali con “più radicamento religioso”, altre “toccate da una crisi di Vangelo o di evangelizzazione” e altre ancora “segnate da una stanchezza” anche se ha riscontrato, un po’ dovunque, un “vivace impegno a contrastare una laicità laicista eccedente che spesso si fa regola di vita”. La visita ha toccato non solo le parrocchie, ma anche le scuole, le fabbriche, le imprese; il vescovo ha inoltre dedicato particolare attenzione all’incontro con i lavoratori, gli anziani, i disabili, i malati e i componenti dei consigli comunali dei municipi della diocesi. Tra i punti critici mons. Menichelli ha indicato “il fatto celebrativo”, da rivedere “con pastorale attenzione”. Per il futuro l’arcivescovo ha individuato alcune priorità, tra cui l’unico “insostituibile progetto pastorale”, fondato sulla Parola di Dio, l’Eucarestia e i sacramenti, la “comunione pastorale” e la “relazione con il mondo” dato che “i cristiani sono visibili e non si possono esimere dallo stare nella comune storia”.