Nomine Cei. Don Maffeis vice direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali. 46 anni. Era direttore di Vita Trentina

donmaffeis.jpg“I giornalisti con cui ho lavorato, i colleghi delle altre testate e i parroci”. Sono i tre “mondi” che don Ivan Maffeis, della diocesi di Trento, porterà con sé a Roma dove verrà coinvolto nel settore della comunicazione della Conferenza episcopale italiana. Nella sua diocesi don Maffeis era direttore …da dieci anni del settimanale “Vita Trentina”, di “Radio Studio Sette in-Blu”, responsabile dell’Ufficio stampa e dell’Ufficio comunicazioni sociali. Comunicando la notizia “a nome dell’arcivescovo”, il vicario generale della diocesi di Trento, don Lauro Tisi, augura “a don Ivan di poter portare a Roma l’esperienza maturata in Trentino”. Un augurio che don Maffeis accenta “ben volentieri” e che individua in “tre insegnamenti” ricevuti “in quindici anni vissuti nel mondo dei mass media”. Innanzitutto, dice, “nel campo della comunicazione conta molto la qualità delle relazioni. In questi anni ho imparato quanto siano importanti le relazioni a livello di redazione: dedicare tempo alle riunioni, cercare di arrivarci preparati, ma soprattutto curare il rapporto con i collaboratori, con i giornalisti che lavorano con te”.
Il secondo “insegnamento” ricevuto da don Maffeis nel lavoro svolto a Trento è “l’importanza del rapporto con i responsabili dei media laici”: è “importante dedicare tempo, avere umiltà, mettere a disposizione le proprie conoscenze e informazioni, usare molta trasparenza e, poi, anche qui curare la relazione, trovare il tempo per visitare le redazioni mantenendo il rispetto del lavoro altrui e offrendo disponibilità”. Tutto ciò, dice il sacerdote, “è apprezzato e viene poi valorizzato”. Il terzo “insegnamento” che “mi porto dietro”, prosegue don Maffeis, “è il rapporto con i parroci, che sono sul territorio. Un rapporto che va ben al di là del discorso ‘comunicazione’. È un rapporto fatto di frequentazione, di stima reciproca e di confidenza. Questo mi ha dato spesso la possibilità di gestire la qualità della comunicazione” perché “nel momento in cui tu hai delle antenne sul territorio con cui hai dei canali aperti diventa tutto più facile”. Un pensiero don Maffeis lo dedica anche al SIR: un “ambiente di volti, di persone conosciute e stimate con cui ci si confronta tutti i giorni. È la redazione allargata dei nostri settimanali sia per i contatti che ci sono sia per la stima e per il materiale che ci viene messo a disposizione”. Tra gli altri incarichi don Ivan Maffeis è da 6 anni segretario nazionale della Fisc, la Federazione italiana dei settimanali diocesani.