Don Pierpaoli: “Il ruolo dei delegati diocesani per il Congresso Eucaristico 2011”

cen2011.jpgLa seconda giornata di lavori del convegno dei delegati diocesani per il Congresso eucaristico 2011 (3-11 settembre) si è conclusa con l’intervento del coordinatore del gruppo delle diocesi italiane, don Francesco Pierpaoli. “Il ruolo del delegato diocesano – ha detto don Pierpaoli – non è quello di ricevere le iscrizioni dei gruppi, organizzare pullman, ‘strappare’ buoni prezzi alle agenzie, distribuire materiale, ma deve essere ecclesiale e pastorale. Poiché i delegati sono tutti preti – ha proseguito – permettetemi di vedere questo ruolo come la declinazione di quanto si dice del sacerdote nella nota pastorale: ‘Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia’. Occorre accompagnare le parrocchie e le vicarie valorizzando le persone che fanno parte del gruppo di lavoro”. Don Pierpaoli si è anche soffermato su come coinvolgere i più giovani. “Un modo – ha detto – è il concorso scolastico nazionale per gli istituti di ogni ordine e grado dal titolo ‘Eucaristia e vita. La meraviglia del quotidiano’. Occorre riflettere – ha aggiunto – cosa voglia dire oggi nel concreto vivere la spiritualità eucaristica per i ragazzi del nostro tempo”. Per questo, ha concluso, “stiamo studiando d’inserire nel Congresso un apposito ‘spazio giovani'”.

Dal 24 al 26 giugno avrà luogo ad Ancona il convegno nazionale dei delegati diocesani in vista del XXV Congresso eucaristico nazionale (Cen) che si terrà nel capoluogo delle Marche dal 3 all’11 settembre 2011. Tre giornate di lavoro che vedranno rappresentate tutte le diocesi italiane. “Ho una grande fiducia in questo primo appuntamento verso la settimana congressuale del 2011 – dichiara al SIR mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo – perché quasi la totalità delle diocesi ha mandato un delegato. Dunque un’ampia partecipazione che mi fa credere anche in un’elevata consapevolezza verso l’evento che attende la Chiesa italiana”. Al convegno interverranno diversi relatori. Si inizia domani, alle ore 21, con il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che proporrà una presentazione della Regione Marche e della città di Ancona attraverso la proiezione di filmati su itinerari storici, artistici e religiosi. “In questi tre giorni – aggiunge mons. Menichelli – il compito principale dei delegati sarà quello di accogliere nelle mani e nel cuore la giusta sensibilità all’evento. Nei prossimi mesi poi li incontreremo ancora e via via ci sarà la possibilità di conoscere al meglio il programma che caratterizzerà la settimana conclusiva del Cen”. “Nel mio intervento di avvio al convegno dei delegati diocesani al Cen – anticipa al SIR l’arcivescovo Menichelli – toccherò due punti in particolare. Anzitutto mi preme dire ai delegati diocesani che il Congresso eucaristico è e deve diventare un fatto ecclesiale, cioè un evento che si celebra in Ancona ma che interessa tutte le Chiese italiane. Nel secondo punto vorrei far comprendere la caratteristica della territorialità di questo 25° Cen. Vale a dire che si tratta di un evento che coinvolgerà non solo il capoluogo delle Marche, ma anche le altre diocesi della metropolia. Alla luce dell’Eucaristia proporremo in ognuna delle cinque sedi metropolitane, i cinque ambiti della vita dell’uomo (vita affettiva, fragilità umana, cittadinanza, lavoro e festa, tradizione, ndr), richiamati dalla Chiesa italiana al Convegno di Verona nel 2006”. I tre giorni dei delegati diocesani saranno anche un piccolo assaggio di ciò che il Cen può significare nell’ottica di una valorizzazione della pastorale del turismo. “La Regione Marche – aggiunge mons. Menichelli – è un museo all’aperto. Accanto all’aspetto ecclesiale, il Cen è in grado di promuovere anche interessi turistico-religiosi. Nel nostro territorio sono davvero tanti gli aspetti artistici e culturali da mostrare e da offrire alla gente”.