Nonostante il freddo tagliente del pomeriggio di sabato 26 gennaio scorso, in seicento, tra ragazzi ed educatori, hanno partecipato alla festa della Pace organizzata dall’Azione Cattolica dei Ragazzi diocesana…Partendo dal parco del Centro pastorale di Fano, i ragazzi hanno marciato lungo via Roma ed alcune strade del centro storico cittadino per arrivare in piazza XX settembre. Lungo il percorso, sono stati presentati i progetti che, ogni parrocchia, ha pensato per migliorare gli ambienti frequentati dai ragazzi all’interno dei vari quartieri. In piazza, ad attendere l’adunanza di ragazzi ed educatori, c’erano il presidente diocesano dell’AC Ubaldo Alimenti, il vescovo Armando Trasarti, che ha guidato la preghiera, l’assistente don Giuseppe Cavoli, i responsabili dell’ACR diocesana Fabio Frattesi ed Erika Landini e tutti gli amministratori delle varie comunità rappresentate alla festa. I sindaci, infatti, hanno ricevuto per mano degli stessi ragazzi i tanti ed interessanti progetti pensati insieme: chi vuole sistemare un parco, chi, invece, propone un’iniziativa di solidarietà per i coetanei che non riescono ad acquistare materiale scolastico; chi si impegna a ridipingere i gradoni di un campo ricreativo e chi, come a Pergola, chiede uno spazio alternativo in cui potersi incontrare. In buona parte dei progetti inviati ai comuni, l’impegno a sistemare, cambiare o innovare sarà affidato proprio ai ragazzi che hanno voluto essere parte attiva di questo processo di miglioramento del proprio quartiere.
È importante ricordare, inoltre, che nel mese antecedente la festa, i ragazzi hanno avuto modo di sostenere due iniziative di solidarietà: il progetto “Dai luce alla Pace”, finalizzato alla cura di gruppi di ragazzi in Egitto per prevenire percorsi di devianza fin troppo diffusi, ed il progetto “Urukundo”, riguardante la raccolta fondi per permettere alle popolazioni del Burundi di costruire case con materiali più solidi del fango.
Un percorso non affatto banale, quello che ha portato i ragazzi a questo momento di festa insieme, che come ogni anno si inserisce a pieno titolo nel cammino di formazione esperienziale tipico della proposta ACR, la quale permette a ciascuno di trovare vie concrete per vivere in pienezza l’incontro con Gesù.
Matteo Itri