Il 23 giugno del 1963 veniva ordinato presbitero don Paolo Gramolini, a Metaurilia di Fano. Dopo cinquant’anni, la Chiesa di Fano Fossombrone Cagli Pergola è in festa per celebrare un così mirabile traguardo. Sabato… 22 giugno scorso, a questo proposito, presso la Cattedrale di Fano, è stata celebrata una solenne Messa presieduta dal vescovo Trasarti. Oltre a don Paolo, erano presenti anche altri sacerdoti e tanti amici vicini alla sua persona.
Commentando il Vangelo del giorno, il Vescovo ha ripetutamente chiesto ai presenti quale esperienza di Gesù avessero maturato mediante la propria fede. «Chi è per ciascuno di noi Gesù? Siamo persone che parlano di Lui senza compromettersi? Dobbiamo essere portatori della Croce dietro a Cristo, il quale incarna il mistero dell’amore che ha generato e genera salvezza». Proseguendo l’omelia, monsignor Trasarti ha continuato a spronare l’assemblea in merito al fatto che la fede, se vissuta appieno, non può lasciarci tiepidi, ma esige che diventiamo testimoni autentici e credibili. «Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio – ha detto il Vescovo citando Simon Weil –, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio».
Rivolgendosi poi a don Paolo Gramolini, visibilmente contento per un simile momento di festa, sobrio e profondo allo stesso tempo, il vescovo Armando ha espresso gli auguri da parte di tutta la Chiesa diocesana: «Caro don Paolo, ti auguro di sentire quel fuoco di gioia che nasce dal credere. In un frastuono di cattive notizie, impariamo ad ascoltare il silenzio festoso di chi nasce alla fede. Che tu possa restituire ancora tanto di quello che hai ricevuto».
Matteo Itri