Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere. Non un semplice titolo, ma un vero e proprio programma per il prossimo triennio che, approvato all’unanimità, fornisce un’importante nota di continuità al lavoro… che l’Azione Cattolica diocesana compirà nei prossimi anni.
Domenica 16 febbraio, presso il centro pastorale diocesano, tutti i delegati parrocchiali delle varie associazioni di Azione Cattolica sparse sul territorio diocesano, si sono incontrati in occasione di uno degli appuntamenti simbolo dell’impegno di ciascuno e della democraticità associativa: l’assemblea elettiva. I lavori, iniziati nella mattinata, hanno preso avvio con un breve momento di preghiera guidato dal vescovo Armando, il quale ha partecipato a buona parte dell’assemblea, in cui è stata ribadita l’importanza della qualità della testimonianza di un responsabile. Il Vescovo, tra le altre cose, ha ricordato che un educatore deve far partire il proprio servizio da una fede salda, che possa essere d’ostacolo ai personalismi, aumentare la propensione alla molteplicità delle figure educative di riferimento e riuscendo così ad accompagnare concretamente le persone a Cristo. Sono poi seguiti i laboratori che, divisi in settori, hanno permesso ai presenti di confrontarsi su quelli che potrebbero essere i futuri slanci pastorali dell’associazione diocesana.
Al termine della Santa Messa e del pranzo, i delegati hanno aperto la sessione pomeridiana con il saluto del presidente diocesano uscente Ubaldo Alimenti. Un momento che, in chi c’era, ha suscitato un trasporto particolare. Ripercorrendo le tante difficoltà di portare a termine un incarico di responsabilità all’interno dell’AC, Alimenti ha sottolineato le tante gioie raccolte in questo percorso. A partire dalle tante persone incontrate, ha voluto ricalcare l’aspetto umano dell’associazione come un gruppo di laici che annualmente, con nome, cognome e indirizzo, si impegnano a vivere ciascuno “a propria misura” e in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Un altro breve intervento è stato affidato al consigliere nazionale Claudio di Perna, il quale ha messo in risalto lo stile dell’impegno in Azione Cattolica: «Non siamo dei semplici collaboratori, ma dei corresponsabili al fine apostolico della Chiesa. Non solo dunque ci facciamo interpreti, ma siamo gli attori protagonisti di quell’azione educativa che ci contraddistingue». È stata poi la volta della discussione del documento diocesano e dunque delle operazioni di voto, il cui spoglio è stato atteso da molti, a testimonianza della volontà di conoscere e farsi interpreti diretti di una realtà diocesana che, a servizio della persona, riesce ancora a costruire percorsi di vita buona.
Ancora è però presto per conoscere i nomi dei nuovi referenti diocesani, ma a tutti va il migliore augurio di poter operare secondo quanto lo Spirito susciterà ai loro cuori.
Matteo Itri