Dio ci viene incontro con tutta la sua misericordia

All’indomani della prima domenica di Quaresima, presso la parrocchia Santa Famiglia, il vescovo Armando ha dato il via ai Quaresimali nella vicaria di Fano. In cinque appuntamenti, il Vescovo proporrà la rilettura del libro di Giona e, in parallelo, saranno seguiti anche alcuni passi dell’esortazione pastorale Evangelii gaudium di papa Francesco.
Lunedì 10 marzo, infatti ci si è concentrati unicamente sui primi due versetti di Giona (1,1-2), in cui il profeta riceve l’invito dal Signore a partire alla volta di Ninive, una città dalla vicenda controversa. Tutto ruota attorno al percorso che compie il profeta prima di accettare, non senza remore, l’incarico affidatogli da Dio stesso. «Andare equivale all’essere mandati, è la risposta a una vocazione», ha introdotto il Vescovo, che ha poi riflettuto su quale sia la Ninive di ciascuno, ovvero la situazione che si preferisce ignorare, piuttosto che affrontarla: «Dov’è Ninive per noi? La città dell’isolamento, del fallimento sociale o economico, desertificata negli affetti e nei propositi di bene? Noi preferiamo dividerci in “amici” e “nemici”, invece di definirci semplicemente persone con un pensiero diverso: questa è la Ninive che possiamo trovare in famiglia, al lavoro, nella società intera o forse nella nostra interiorità».
Proprio nell’attuale contesto sociale, in cui la crisi economica ha alimentato l’insorgere delle peggiori ferite della convivenza umana, occorre essere testimoni di una fede che è quanto mai incisiva e concreta: «Disoccupazione, precarietà, i frutti della debolezza individuale come la corruzione, il malaffare, l’omertà. Noi credenti non possiamo ignorare tutto ciò. – ha provocato il vescovo Armando – Il primo passo è dunque quello di non escludere Dio dalla nostra vita e dunque dalle nostre scelte, ricordandoci che Giona non scelse Ninive, ma fu il Signore a scegliere per lui». Sollecitazioni, queste, assai care anche a papa Francesco che, nello stralcio dell’Evangelii gaudium proposto per l’occasione (24), invita a “primerear”, prendere l’iniziativa, giocando la propria vita da veri discepoli, quindi fino al martirio.
Di fronte a questa instabilità in cui ci pone Dio, la reazione non dev’essere quella in risposta a un umano desiderio di fuga, bensì occorre abbandonare le abitudini che ci vincolano e, come Abramo, partire sulla fiducia, senza nemmeno conoscere la meta. Dio ci viene incontro con tutta la sua misericordia, la quale ci riabilita ai suoi occhi e ci dona sempre una nuova possibilità. «Anche noi vorremmo fuggire alla volta della Tarsis del nostro cuore, – ha concluso il Vescovo – ma la vera gioia sta unicamente alla luce della Parola di Dio».

Audio integrale del Primo Quaresimale

Matteo Itri