La solidarietà fiorisce anche a distanza

Dal 9 marzo il Centro di Ascolto e il Centro Salute Caritas hanno riorganizzato i propri servizi, scegliendo di rimanere attivi attraverso 3 numeri di cellulare gestiti direttamente dagli operatori. Questa decisione ha profondamente modificato il lavoro perché il mezzo di comunicazione influenza la relazione e il target di persone che scelgono di contattarci. La trasformazione più significativa è stata quella numerica: le persone che chiamano sono in numero ridotto rispetto a quelle che solitamente affluiscono di persona. In particolare, sono diminuiti i contatti con le persone straniere. Per questo si è cercato di arrivare a tutti promuovendo anche una comunicazione in lingua (inglese, francese e arabo) così che nessuno resti escluso. Siamo infatti convinti che l’ascolto non debba venire meno ora, in particolare verso coloro che versano in situazioni di difficoltà. “Ci stanno contattando persone che non sono mai state in Caritas prima d’ora. Questo avviene in parte a causa della perdita di lavoro dovuta alla chiusura di tante attività e, in parte, perché il contatto telefonico fa venir meno lo stigma del presentarsi fisicamente in Caritas per chiedere aiuto”.

Anche il Centro Salute, pur mantenendo una reperibilità telefonica quotidiana, non può permettersi di ridurre il proprio operato ora, procrastinando le situazioni differibili, ma continuando a visitare laddove necessario, in particolare chi non ha un medico.

Si è intensificato il rapporto con le Caritas parrocchiali per sostenere i volontari che stanno continuando in particolare la distribuzione di cibo. “Ci concentriamo nel continuare ad erogare i beni di prima necessità: in primis il sostegno alimentare”. Per questo il 23 marzo Caritas ha proposto alle parrocchie un contributo economico per l’acquisto di buoni spesa, anticipando le misure adottate in seguito a livello nazionale.

Anche la collaborazione fra Caritas ed enti locali si è fatta più stretta per far fronte ai bisogni primari di famiglie e cittadini. Caritas con i propri volontari e operatori collabora con il Comune di Fano e la Protezione Civile nel distribuire casa per casa i buoni spesa erogati dal Comune. Caritas ha inoltre segnalato, nel rispetto dei requisiti previsti, persone residenti in situazioni di disagio economico che non erano già in carico ai servizi. Questa emergenza ha infine permesso di condividere con noi tanta generosità di risorse umane ed economiche che non pensavamo esistessero, un forte senso di appartenenza alla comunità che siamo sicuri permetterà di uscire più forti alla fine di tutto.

Michela Pagnini