Empatia, accompagnamento, comunione. Sono queste le tre parole con cui domenica 26 settembre, nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Sterpeti, si è presentato alla comunità il nuovo parroco don Gabriele Micci. Ad accoglierlo le due comunità di Sterpeti e Montefelcino che hanno, nel contempo, ringraziato don Francesco Londei per il servizio prestato in questi anni. “Dovremmo stare attenti, come presbiteri, come cristiani, come laici, a non far inciampare i fratelli. Papa Francesco ci ricorda continuamente di camminare avanti, in mezzo e dietro. A noi non è lecito cacciare nessuno: dobbiamo essere persone che accolgono, non che cacciano. Don Gabriele – ha messo in evidenza il Vescovo – ti auguro di essere nel mondo, unire il più possibile, non accettare i campanilismi. Abbi il coraggio di frequentare la Vicaria con gli altri sacerdoti, con il gruppo dei laici, con i consigli pastorali, con umiltà e con pazienza. La parrocchia non è un principato, ma un servizio, un ministero; non è frutto di una carriera, ma di un mandato. Non avere paura di spenderti per il territorio, sia per offrire il tuo contributo che per ricevere l’apporto di tutti. Vivi la cordiale vicinanza con tutto il clero. Cerca sempre – ha sottolineato il Vescovo – la via della buona felicità. Passa a volte anche attraverso la croce e la rinuncia”.Don Francesco Londei ha salutato la comunità prendendo spunto dal Vangelo della domenica in particolare dalla frase “Non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me”. “Il miracolo che Gesù si aspetta è il miracolo della condivisione ed è questo il mandato che dà a qualsiasi sacerdote ed è stato il miracolo che ho contribuito a realizzare in queste comunità che il Vescovo mi ha affidato. Un grazie alla comunità di Sterpeti e Montefelcino che mi ha accolto e con cui sono cresciuto e siamo cresciuti insieme. Accogliete Gabriele con gioia e mettetevi a servizio gli uni degli altri”. Citando le parole di Papa Francesco tratte dall’Evangelii Gaudium (n.162), don Gabriele ha rivolto il primo saluto la comunità ringraziando tutti per l’accoglienza. “Empatia, accompagnamento, comunione. Queste tre parole sintetizzano bene il nostro ministero e il ministero della Chiesa. Empatia cioè ascolto, partecipazione alle gioie e ai dolori degli altri, in particolare dei più deboli. Accompagnamento ovvero il farsi prossimo alle persone così come e dove sono con la consapevolezza che il primo a farsi prossimo a noi è Cristo stesso che sempre ci accoglie e perdona. Comunione cioè unione nella diversità, fondamento per crescere come Chiesa, popolo di Dio in cammino, superando pregiudizi e chiusure”.Le comunità di Sterpeti e Montefelcino, attraverso alcuni parrocchiani e il sindaco Osvaldo Pelagaggia, al termine della celebrazione, hanno accolto il nuovo parroco don Gabriele Micci e hanno salutato don Francesco che svolgerà il suo ministero nella parrocchia Gran Madre di Dio.
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