Celebrata Santa Barbara

Fede, sacrificio e rischio

“Oggi siamo qui per celebrare la vostra patrona, la martire Barbara, che pur di restare fedele al suo sposo Gesù Cristo, come lo chiamava, non ha esitato a sacrificare la propria vita per lui.  Fede,  sacrificio e rischio sono ciò che ha attuato, senza mai desistere, costi quel che costi”. Così il Vescovo ha esordito nell’omelia della Santa Messa, sabato 4 dicembre in Cattedrale, in occasione della festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco e della Marineria Militare. “L’audience non sta al primo posto nel vostro lavoro – ha sottolineato il Vescovo – e per questo siete ben voluti dalla gente e dai più bisognosi di aiuto e sostegno. Al rispetto per ogni persona si aggiunge il grande problema del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, di cui voi siete custodi. Santa Barbara non è solo patrona di chi spegne gli incendi o salvaguarda il mare, ma anche protettrice di chi salvaguarda e custodisce, anche i modo preventivo, l’ambiente di lavoro, di casa, di vita, di svago,  turismo, determinante per l’incolumità delle persone e dei beni dei cittadini. Carissimi, anche se dovete lottare, ogni giorno, con la mancanza di personale, di attrezzature, di risorse e, spesso, dovete sottostare a turni consistenti, il vostro servizio rende presente all’uomo provato e sofferente l’amore,  la cura, la compassione e la tenerezza di Dio. Poiché correte in soccorso di chi ha bisogno non a parole, ma con gesti concreti di solidarietà – mettendo a repentaglio anche la vostra incolumità – voi diventate portatori e testimoni di speranza per chi ne ha bisogno”.