Domenica 20 marzo si è tenuta l'assemblea pastorale diocesana. VIDEO

Sinodo, tempo di grazia

“Tempo di grazia. Scopo del Sinodo è far germogliare sogni, suscitare profezie, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni” è stato il tema centrale dell’Assemblea Pastorale Diocesana che si è tenuta, in presenza, al Centro Pastorale Diocesano e on line, alla quale hanno preso parte le presidenze dei consigli pastorali parrocchiali, i responsabili di associazioni e movimenti e i direttori degli uffici pastorali. Dopo l’intronizzazione della Parola, l’accensione della lampada e l’introduzione del Vicario per la Pastorale don Francesco Pierpaoli la parola è passata al Vescovo Armando che si è soffermato sull’importanza della parola sinodalità.  “Ogni volta che come chiesa ci si confronta, con parresia e lealtà – ha messo in evidenza il Vescovo – si è senz’altro già in atteggiamento sinodale. Vivere un Sinodo significa andare più a fondo, verificare con più attenzione – e direi anche con più serenità e onestà intellettuale – il cammino ecclesiale per comprendere se è fondato davvero sul Vangelo e  se le parole e la testimonianza con cui lo annunciamo sono realmente capaci di comunicare all’uomo di oggi, di parlare alle sue speranze, ai suoi dolori, ai suoi sogni. Un cammino dal basso, un processo di ascolto comunitario che diviene ascolto del mondo, del popolo di Dio e dello Spirito che nei sotterranei della storia continua a seminare la speranza e a indicare alla Chiesa la rotta da seguire. Sinodo significa cercare insieme questa rotta, tutti insieme, senza escludere nessuno e soprattutto senza dare per scontato che gli “addetti ai lavori”, quelli che vivono al “centro”, abbiano bussole migliori: la storia della salvezza ci insegna che spesso la rotta viene indicata dagli ultimi, dagli improbabili, dai periferici”. Spazio poi alle testimonianze dei gruppi sinodali. Don Desirè e Suor Catherine della Cappellania penitenziaria (casa di reclusione di Fossombrone) che hanno messo in evidenza come il cammino sinodale con i detenuti è un cammino fatto di ascolto e di dialogo, dove loro si possono esprimere e raccontare. La parola poi a Giovanni Giovannelli impegnato nel sindacato che ha portato la sua testimonianza nell’ambito del mondo del lavoro. Si è soffermato sulla necessità di tornare a ragionare insieme sulla qualità del lavoro e sul fatto di dare speranza ai giovani in questo settore. Per quanto riguarda il mondo della scuola, suor Daniela ha sottolineato l’importanza di questi percorsi di cammino insieme, percorsi di dialogo e di confronto.  L’intervento del professor Pierpaolo Triani, membro dell’equipe nazionale per il Sinodo nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana, ha dato la possibilità ai presenti di riflettere sulle ragioni del cammino sinodale, che provengono dalle sollecitazioni di Papa Francesco ovvero quello di creare percorsi di riflessioni e slancio missionario, le caratteristiche che cominciano ad emergere, lo stile e ciò che sta emergendo da questi primi piccoli passi.

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Registrazione integrale:

 


Qui di seguito riportiamo suddivise le testimonianze e l’intervento del prof. Triani

 

Testimonianza di Don Desirè e Suor Catherine della Cappellania penitenziaria (casa di reclusione di Fossombrone) 

 


Testimonianza di Giovanni Giovannelli

 


Testimonianza di suor Daniela

 


Intervento del professor Pierpaolo Triani
(membro dell’equipe nazionale per il Sinodo nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana)