Abbiamo bisogno di mettere ordine alla nostra vita personale e sociale, abbiamo bisogno di capire, una volta per tutte, che ci sono cose che vengono prima e altre che sono assolutamente secondarie; eppure sembra che nemmeno questi anni di pandemia ci abbiano convinti abbastanza che la nostra esistenza è appesa a un filo.
Questo mondo globalizzato, tecnologico, che ha raggiunto traguardi straordinari nella ricerca e nella scienza, pronto a fare turismo stellare e portare a spasso gli uomini sulla luna e nello spazio, continua a dare uno spettacolo pietoso di disumana convivenza, abilissimo a mostrare la parte peggiore di sé! E se in qualche parte del Pianeta si lotta per sopravvivere, nella nostra Europa, abitata da intellettuali saccenti e potenti amministratori, si arriva anche a uccidere uomini, donne e bambini, pur di affermare potere, potenza economica e supremazia militare.
Quasi a volerci convincere che è del tutto naturale che milioni di persone vivano senza poter mettere qualcosa di decente nella pancia, che migliaia, anzi centinaia di migliaia di persone, muoiano annegate in mare, o che una moltitudine di innocenti perdano la vita in guerre fratricide.
Non mi convincerò mai! Continueremo con tutte le forze a prenderci cura di coloro che la provvidenza ci fa incontrare e che chiedono da noi uno sguardo dignitoso, di giustizia e di umanità vera? E se non possiamo far nulla per fermare la mano di potenti che senza scrupolo seminano morte, mentre chiederemo a Dio che ci perdoni per la malvagità di cui siamo capaci, faremo il possibile per toccare la mano delle persone più fragili che incontriamo sul nostro cammino, e senza inutili chiacchiere ma con i fatti e nella verità, far sentire loro che la vita umana è sempre il bene più grande da custodire e del quale prendersi cura. Allora e solo allora, potremo dire in verità di celebrare la Pasqua del Signore.
Non c’è benessere possibile fino a quando il nostro cuore non si convincerà che dovrà adoperarsi con tutte le sue forze a promuovere la fraternità universale e non c’è inferno peggiore di quello che abita in chi ha lo sciagurato coraggio di ordinare fuoco sapendo di seminare morte.
Come si affronta la sfiducia che pervade il nostro tempo? Come si trasforma il sentimento di delusione verso il presente in cui viviamo?
Con uno sguardo innamorato. Il primo passo per trasformare la realtà è innamorarsene. Quanta vastità, quanta profondità, quanta bellezza possiamo trovare nel nostro quotidiano, se lo guardiamo con occhi innamorati. Perché la realtà cambia, intanto, se cambiamo noi.
Risorgi Signore.
Dove la speranza è ferita dalla resa; dove l’amore è bloccato dalla paura; dove la diversità è sbeffeggiata dall’intolleranza; dove la fraternità è tradita dall’opportunismo; dove la tenerezza è delusa dalla violenza; dove il perdono è inascoltato dalla vendetta; dove la giustizia è silenziata dall’omertà; dove la morte ha detto l’ultima parola.
Non dobbiamo rassegnarci all’idea che questo mondo non possa vincere la violenza. Solo nel segno della fratellanza universale ci potremo salvare.
Buona Pasqua!
Quando senti qualcosa
che ti fa vibrare il cuore,
non domandarti mai cosa sia, ma vivilo fino in fondo,
perché quel brivido, quella
sensazione si chiama VITA
(Alda Merini)