Gli adolescenti di Sant'Orso raccontano l'incontro con il Papa

Tornati con il cuore pieno di speranza!

Un pellegrinaggio per adolescenti a Roma. Perchè partecipare? Quello che abbiamo pensato subito è stato: “Finalmente un viaggio senza genitori all’insegna del divertimento con gli amici e tanti altri giovani da tutta Italia”. E così, entusiasti, alle 6 di mattina, siamo partiti con tanta voglia di vedere Roma, un po’ confusi dal sonno. In un battito di ciglia, ci siamo ritrovati trasportati a Roma. Eravamo carichi, pronti per provare una nuova emozione, la metro. E così è iniziata la nostra avventura. Il nostro pellegrinaggio è cominciato con l’incontro del primo interessante personaggio, Don Andrea. In una suggestiva chiesa, abbiamo ascoltato la sua testimonianza che ci ha aiutato a riflettere sul futuro e su quanto sia bello il mistero di non sapere cosa ci riserverà la vita. Come ha notato un grande “saggio”, le sue parole non ci hanno coinvolto, ma bensì avvolto. La sua riflessione già ci avevano toccato il cuore ed era solo l’inizio. Diretti a Piazza San Pietro e vedendo la cupola, avevamo capito che eravamo sempre più vicini alla nostra meta. Il nostro obiettivo, ora, era quello di superare la “barriera” di giovani che ci impediva di raggiungere la piazza. Dopo tanta fatica, l’uno unito all’altro, abbiamo tutti superato il metal detector e, alzati gli occhi pieni di stupore, abbiamo sentito la magia di un momento speciale. Dopo due anni di pandemia, vedere i volti di così tanti giovani pieni di felicità è stato davvero emozionante. È stato molto bello salire sulla sedia, guardarsi intorno e osservare dall’alto ottantamila ragazzi abbracciati da Piazza San Pietro, sotto un cielo limpido e un sole splendente. Un momento che non poteva non emozionarci è stato ascoltare Matteo Romano e, ancor di più, Blanco, e cantare tutti insieme come fossimo una unica voce. Tutti aspettavamo il protagonista della giornata e dopo aver intonato cori a lui dedicati, finalmente, per la prima volta nella nostra vita, abbiamo incontrato Papa Francesco che ha fatto il suo ingresso con la Papa mobile e ci ha salutato con occhi pieni di gioia e speranza. Il suo discorso ci ha colpito, ma siamo stati maggiormente coinvolti dalle testimonianze di alcuni ragazzi che hanno raccontato i momenti più bui della loro vita.
Le loro parole hanno raggiunto i nostri cuori, in particolare quelle di Mattia Piccoli, un ragazzo di dodici anni che con la sua storia è riuscito persino a strapparci qualche lacrima. Il suo esempio di amore verso un padre malato ci ha fatto capire la bellezza di avere coraggio nell’aiutare spontaneamente chi si trova in difficoltà. È stato bello essersi lasciati trasportare e avere provato ad immedesimarsi nelle esperienze di questi ragazzi. Così più ricchi di prima ce ne potevamo andare, pieni di speranza e ritenendoci fortunati delle emozioni che avevamo avuto l’onore di vivere. E’ davvero straordinaria quella sensazione di salire sull’autobus per tornare a casa, stanco senza più forze, con le gambe che cedono, perchè hai il peso di tutte le emozioni di una giornata difficile da descrivere a parole, ma facile da rappresentare attraverso i visi di tutti noi giovani, felici e desiderosi di poter sperare in un futuro che ci riservi la voglia di aiutare l’altro, di mettersi nei suoi panni e che ci dia diritto di avere speranza._ Quindi….. Un pellegrinaggio per adolescenti a Roma. Perchè partecipare? Beh! Che dire di questa giornata? Partiti per divertirsi senza genitori, siamo tornati con il dono della speranza, uno dei più difficili regali da ricevere in questo periodo. In questo nostro pellegrinaggio ogni parola è stata importante e ringraziamo Papa Francesco per averci arricchito ed emozionato.

a cura di alcune giovanissime pellegrine di Sant’Orso