Il Vescovo ha incontrato le famiglie della Diocesi

“Dobbiamo saper cogliere le esigenze delle famiglie”

Con la preghiera dei vespri di martedì 25 luglio si è aperto, al santuario di San Giuseppe di Spicello di Terre Roveresche, l’incontro del servizio di Pastorale Familiare della Diocesi con il nuovo Vescovo Mons. Andrea Andreozzi.
La serata, fortemente voluta dai direttori dell’ufficio Carlo e Nicoletta Berloni, è stata una piacevole occasione di conoscenza reciproca tra i membri dell’equipe e il vescovo Andrea.
Dopo una carrellata di presentazione sono stati esposti gli obiettivi raggiunti in questi anni dalla Pastorale Familiare, sia a livello diocesano che nelle singole realtà parrocchiali e zonali, e i sogni su come proseguire l’attività dell’ufficio in favore delle famiglie.
“Dobbiamo curare lo stile e non solo i gruppi – ha detto Carlo Berloni agli intervenuti- le parrocchie diventino famiglie che accolgono e abbiano un’attenzione particolare alle famiglie, occorre creare una ministerialità diffusa capace di valorizzare i carismi presenti e lavorare in sinergia con la pastorale giovanile e gli altri uffici diocesani realizzando percorsi insieme e non solo eventi.
“Ho colto una bella esperienza di Chiesa in questo incontro – ha detto Mons. Andreozzi al folto gruppo presente – una varietà di carismi e percorsi che si possono vedere insieme, vi è un comune denominatore in tutto questo che è l’esperienza di famiglia e di Chiesa. Dobbiamo saper cogliere le esigenze delle famiglie nelle varie fasi della vita e della storia collaborando con i sacerdoti; è bello scoprire le vocazioni nella Chiesa madre, per aiutarsi a vicenda. C’è fermento, lievito in azione – ha concluso il Vescovo – siamo da San Giuseppe, nome che significa “aumentare”… (quando Rachele ebbe un figlio disse “il Signore me ne dia subito un altro”) per accogliere questo impeto alla crescita e chiedere a Lui la grazia per crescere ancora come gruppi famiglie!”
Rispondendo poi alla domanda di una famiglia su come avesse incontrato Gesù, il Vescovo ha detto: “Il mio incontro con il Signore è stato favorito in famiglia, non potevo non diventare prete visto che abitavo vicino all’asilo delle suore e quando non andavo dalle suore andavo in parrocchia nella gioia di una comunità che ti accoglie”.
La serata si è conclusa con la benedizione alle famiglie e l’impegno a rivedersi presto per programmare le attività e le proposte per il nuovo anno pastorale.

Marco Gasparini