Cronache della JMJ: È arrivato Francesco! Come ogni giorno, la nostra vita in Portogallo comincia con la meditazione condotta dai nostri vescovi, il confronto tra giovani e dalla Messa, momenti che ogni giorno ci ricordano come si può andare in profondità senza per forza sentirne la pesantezza. Si può essere seri senza essere tristi. Questa mattina tuttavia un solco l’ha segnato il ricordo di una ragazza diciassettenne di Ascoli che si è tolta la vita ieri; abbiamo voluto pregare per lei e per i suoi cari, perché bisogna essere rispettosi e ricordare, senza restare nell’ombra della morte e senza indifferenza per le situazioni che ostacolano la vita. Nel pomeriggio è arrivato Papa Francesco, e le prove tecniche di GMG dell’altro giorno ci hanno permesso di arrivare più preparati da un punto di vista tecnico, ma la preparazione non è mai abbastanza a ci si è dovuti adattare, ci si è dovuti ingegnare e si è dovuto faticare per ritrovarsi nella capitale lusitana, ma tutto è andato per il meglio. Anche la postazione d’ascolto dell’incontro con Papa Francesco è stata ottima per condividere con il mondo di giovani – accorso in Portogallo per questa festa – la gioia di ascoltare le parole del Santo Padre. Tanto abbiamo ricevuto. Tanto continueremo a ricevere. Questa è la vita, sta a noi accogliere ciò che ci viene donato con gratitudine oppure restare fermi a lamentarci. Possiamo correre, cogliendo al volo la fretta che c’è nell’aria, oppure possiamo rimanere fermi e non renderci conto del bene che ci vuole Dio, un Dio che ci ama personalmente e che ci chiama per nome. Come vogliamo vivere? Noi dal Portogallo un’idea ce l’abbiamo.
Cronache della JMJ: DANZA LA VITA! Si può riassumere con queste parole la giornata di oggi, una giornata di stacco dalla marea di gente di Lisbona, una giornata tra noi. Nella mattinata il vescovo della diocesi di Ascoli, Giampiero, ci ha aiutato a riflettere sulle nostre danze, intese come tutti quei moti attraverso i quali esprimiamo la gioia regalandoci un’immagine nuova di Maria e la cugina Elisabetta che ballano alla notizia del concepimento di Gesù. A seguire la Santa Messa: entrambi momenti carichi di gioia con la chiesa che sembrava esplodere. Nel quotidiano non è sempre semplice alimentare la fede e tenerla viva e vivace, ma questi eventi sono il serbatoio in cui un giovane cristiano può fare rifornimento per un bel pezzo! Nel pomeriggio…bagno nell’oceano, esperienza indimenticabile anche questa, prima di chiudere la giornata ballando nuovamente assistendo al concerto di una star portoghese di cui vorrei dirvi il nome ma…booooh! Però è stato molto simpatico e ci ha fatto divertire
Lunedì 1 Agosto è ufficialmente iniziata la settimana della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona. Nella mattina ci siamo conosciuti ancora meglio tra di noi, nella super ospitale parrocchia di Benedita, e nel pomeriggio prove tecniche di “spianata”. Prima messa in lingua portoghese, prima messa in tanti mila, prime code interminabili, primi accessi sulle metro, primi biglietti della metro che cadono dalle tasche e poi qualcuno te li ritrova indossando i panni della Provvidenza. Un’invasione di suoni, di colori, di bandiere, di diversità, di somiglianze, di entusiasmi, di paure, di chiamate, di doni, di emozioni, un’invasione. Bello, bello e bello. Noi Santorsesi abbiamo anche il dovere di ringraziare delle ragazze che si sono aggiunte a noi, ragazze normali che di normali non hanno nulla. Ad arricchire la nostra già ricchissima compagnia di viaggio abbiamo gli amici della @apg23_org , Matteo e Michele, Naide, Clement (o Clementina), Ester, Esther, Matilde e Millarai. Come parrocchia abbiamo la grandissima fortuna di aver incontrato la Papa Giovanni qualche anno fa e di rinnovare questo incontro ogni anno, nelle vacanze di Natale, con il ritiro dei giovanissimi delle superiori, ma vi assicuriamo che condividere un viaggio come quello della GMG con delle persone con questo spessore e queste scelte e storie di vita è tutta un’altra storia. Perciò, grazie, grazie, obrigado. Uscire da un evento come oggi, orientarsi in una città nuova e grande, nella confusione, delle infrastrutture gonfie di gente in ogni dove, nell’accettazione dell’imprevisto è già di per sé un esperienza. Farlo con dei ragazzi con delle fragilità nella consapevolezza di dovercene prendere cura è qualcosa di molto grosso, e così ci siamo uniti a trenino dietro Lollo e siamo tornati sani e salvi al pullman. Stiamo lavorando anche per quanto riguarda l’arte dei reel, rimanete sintonizzati! Boa Noite!
Apre ufficialmente i battenti “Casa Italia”, il “quartier generale tricolore” a Lisbona allestito presso la scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti in rua Artilharia 1, al civico 97. Sulla facciata sventola la bandiera firmata il 10 giugno scorso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e accanto campeggia la scritta “insieme”, parola d’ordine che attraverso il filo colorato della grafica unisce idealmente tutte le altre: sorridi, sogna, cammina, ascolta, racconta.
“La CEI, con ‘Casa Italia’, vuole essere per i pellegrini italiani che arrivano a Lisbona un simbolo di unità, di aiuto nel cammino. La casa e il cammino, infatti, non sono in contrapposizione, perché per camminare bisogna essere certi di una casa che ti accoglie o che ti aspetta, di un luogo di amore e di memoria. Non a caso, quando abbiamo qualcosa da ricordare la conserviamo in casa. Chi ci insegna questo è Maria che conservava nel suo cuore ciò che si riferiva al Figlio, meditava e faceva memoria. Preghiamo Maria perché possa presentare suo Figlio ai giovani e parlare dei giovani al Figlio”, ha affermato Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, prima di tagliare il nastro di “Casa Italia”, che da oggi sarà operativa tutti i giorni, dalle 9 alle 22.
“La bandiera firmata dal Presidente Mattarella – ha aggiunto Mons. Baturi – è un segno per i ragazzi italiani che sono qui e per quelli che restano in Patria, perché l’essere cristiani è un bene per tutti, è offrire la possibilità di un bene di cui tutti possono godere. L’ambizione è che la nostra Italia sia una casa buona per tutti”.
“Siamo qui per risolvere problemi. I gruppi – spiega don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile – troveranno la segreteria del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili, un ufficio dell’Ambasciata e un presidio medico. I ragazzi, intanto, possono incontrarsi, condividere esperienze, riposarsi”. Disponibili inoltre il wi-fi gratuito così da restare in contatto con gli amici e con chi è rimasto a casa.
Quindici animatori, riconoscibili dalle loro divise, sono pronti a dare informazioni e indicazioni ai ragazzi. Provengono da tutta Italia e hanno un’età compresa tra i 19 e i 29 anni. L’allestimento invece è stato ideato e realizzato dagli studenti dell’Accademia di arti grafiche del Patronato San Vincenzo di Bergamo.
A “Casa Italia”, infine, è presente lo staff dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI che racconterà la Gmg sul sito https://gmg.chiesacattolica.it/ e supporterà giornalisti e operatori dei media italiani inviati a Lisbona.
copyright: @Siciliani-Gennari/CEI
Alcuni scatti dei giovani del PUF (Pesaro, Urbino, Fano) che stanno raggiungendo Lisbona per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023. Un viaggio all’insegna dell’ascolto, del confronto, dell’amicizia, della bellezza di scoprire nuovi volti e nuove storie.