Tale area conserva infatti imponenti strutture murarie di epoca romana, variamente interpretate dagli studiosi, ma senza dubbio riconducibili ad uno dei più significativi edifici pubblici dell’antica Fanum Fortunae: per il complesso si è ipotizzata la suggestiva identificazione con la Basilica realizzata dall’architetto Vitruvio Pollione o con il tempio della Fortuna, divinità eponima della città.
L’ accessibilità all’area finora è stata garantita dall’Archeoclub d’Italia sede di Fano che dagli inizi degli anni Novanta si è attivato al fine di recuperare la zona ipogea, oltre alla Sala Capitolare e al chiostro dell’ex convento di S. Agostino. In particolare nella zona ipogea, dopo il recupero degli ambienti, è stato predisposto un percorso di visita dotato di camminamenti e di un adeguato impianto di illuminazione; inoltre presso la sala Capitolare è stato realizzato un antiquarium per fini didattici costituito da materiali di importanza storica ritrovati durante gli scavi.
In questi anni l’Archeoclub ha gestito il sito in modo da renderlo fruibile con delle aperture e visite settimanali intensificate nel periodo estivo e in occasione delle festività o di eventi particolari, mostrando anche disponibilità ad aperture su specifiche richieste e realizzando diverse attività didattiche per classi di ogni ordine e grado sia del territorio che fuori regione.
Al fine di poter aumentare la fruibilità da parte del pubblico di questa importantissima area archeologica, quindi, il Comune di Fano, in accordo con gli enti proprietari, ha proposto di organizzare settimanalmente delle visite accompagnate all’area il venerdì dalle 17,00 alle 20,00, il sabato e la domenica dalle 17,00 alle 23,00. Le visite, accessibili a gruppi di massimo 20 persone, avranno luogo ogni 45 minuti e saranno suddivise in turni come segue:
Venerdì:
-1° turno 17.00-17.45
-2° turno 17.45-18.30
-3° turno 18.30-19.15
-4° turno 19.15-20.00
Sabato e domenica:
-1° turno 17.00-17.45
-2° turno 17.45-18.30
-3° turno 18.30-19.15
-4° turno 19.15-20.00
-5° turno 20.00 – 20.45
6° turno: 20.45- 21.30
7° turno: 21.30-22.15
8° turno: 22.15-23.00
L’ingresso e la visita all’area sono gratuiti. La prenotazione è consigliata alla email museocivico@comune.fano.pu.it entro le ore 18:00 di ogni giovedì.
L’area presenta barriere architettoniche.
Per informazioni e prenotazioni Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano tel. 0721 887845-847 – museocivico@comune.fano.pu.it
Mons. Andreozzi plaude l’iniziativa nella continuità del rapporto di collaborazione con il Comune avviato già da Mons. Armando Trasarti per la valorizzazione del patrimonio storico artistico della città e della Diocesi. Per Seri si tratta di “una iniziativa che mette l’accento sulla valorizzazione storica e culturale della città in una visione globale e complessiva. L’ampliamento delle visite guidate denota la volontà di far vivere ai turisti e a tutti coloro che vogliono conoscere le nostre bellezze una esperienza unica e immersiva. Un impegno che premia il nostro patrimonio storico che rappresenta un tesoro unico”.
“L’ampliamento dell’offerta e quindi l’apertura dell’area con visite guidate per tutto il weekend – conferma l’assessore Etienn Lucarelli – è stato possibile grazie al progetto impostato insieme al Tavolo Economico con i fondi derivanti dall’Imposta di Soggiorno. Un passo avanti notevole per la scoperta delle nostre bellezze che andava fatto e sempre più deve far parte di una offerta cittadina che ci identifichi. Sono queste esperienze che fanno sì che i visitatori possano parlare di noi. A questo punto chi sarà in possesso della Fano Visit Card potrà godere appieno anche di questo servizio, che si aggiunge alle altre offerte cittadine che hanno l’obiettivo di farci conoscere. Un ringraziamento va ovviamente ad Archeoclub e Curia, oltre ai nostri uffici, per l’ampliamento di questo servizio ormai necessario”.
“La cultura è una leva imprenscindibile nella strategia di promozione e di crescita della città – osserva l’assessora alla Cultura Cora Fattori -. Gli Scavi di Sant’Agostino rappresentano un’importantissima area archeologica che merita un’attenzione e un riconoscimento per il pubblico di riferimento. Sentiamo il bisogno di continuare in questa direzione e perseguire questo nostro percorso in cui cultura e storia della città identificano due lenti strategiche. Ringraziamo tutti gli attori coinvolti che hanno permesso di raggiungere questo risultato”.