Convegno Cei a Fano/2. “Arte e turismo per evangelizzare il pellegrino che viene a Padova”. Padre Poiana, rettore al santuario di S. Antonio

Padre Enzo Poiana, rettore del Santuario Sant’Antonio di Padova, ha iniziato la sua relazione leggendo ciò che il Beato Papa Giovanni Paolo II disse il 12 settembre 1982 in occasione del suo pellegrinaggio al santuario di Sant’Antonio da Padova. I frati francescani del santuario hanno il compito di farsi eco del ministero del Santo affinchè i pellegrini possano incontrare ancora Antonio, ascoltatore e confidente, e attraverso lui arrivino a Gesù. Sant’Antonio – ha spiegato Padre Poiana – continua ad essere qual era durante la sua esistenza terrena: provvido aiuto per la vita quotidiana e guida evangelica. Il ministero dell’accoglienza è svolto nella numerosa comunità francescana conventuale a servizio basilica. La nostra comunità è composta da  53 frati che svolgono vari servizi non tutti indirizzati alla basilica. Lo stile è quello francescano sintetizzato dal saluto pace e bene, saluto che favorisce l’apertura del cuore alla grazia di Dio.
L’accoglienza, da noi – ha proseguito Padre Enzo – inizia fin dalla porta del Santuario. Abbiamo anche istituito il servizio di distribuzione, all’ingresso, di foulard monouso per ribadire la necessità di rispetto per il luogo senza negare l’accoglienza. Offriamo anche il servizio di accompagnamento alla tomba del Santo. Presso la cappella delle reliquie sono presenti sempre un religioso e un volontario. Per quanti non possono ricevere il sacramento del Perdono, abbiamo creato un centro di ascolto per offrire un consiglio, una parola buona e , a volte, asciugare anche qualche lacrima. I sacramenti principali celebrati in Basilica sono la Penitenza e l’Eucarestia. Dieci anni fa abbiamo aperto una nuova penitenzeria (orari di apertura 6.30 – 19.30) in un ambiente distinto dalla chiesa. La celebrazione della Santa Messa in un santuario internazionale quale quello di Padova mostra il significato della Chiesa inteso come universalità e ci dimostra che dobbiamo crescere in unità cattolica. Anche gli stranieri residenti a Padova fanno riferimento alla nostra Basilica (fra ministranti e cantori vi sono stranieri ben inseriti nella nostra comunità). Tutte le Messe sono animate dal canto. Altro aspetto dell’accoglienza è rappresentato dalla cappella delle benedizioni. La Basilica è anche un’occasione  per evangelizzare con l’arte e la bellezza. L’arte ha la potenza di innescare un’esperienza estetica e spirituale.