Il pellegrinaggio parta “dalla parrocchia” e alla parrocchia ritorni. L’indicazione viene da mons. Luigi Conti, arcivescovo di Fermo e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, che ha celebrato oggi l’eucaristia all’interno del convegno “Signore, da chi andremo? Pellegrini, cercatori di Dio”. Rivolgendosi ai partecipanti, mons. Conti ha sottolineato l’importanza “nel nostro tempo” dell’“attenzione al pellegrinaggio come metafora della vita dell’uomo e della vita cristiana”. Nel ricordare come Maria sia “icona di una Chiesa in cammino, pellegrina nella storia”, il vescovo ha evidenziato la dimensione della parrocchia “comunità in cammino, itinerante, per definizione missionaria”. E “il pellegrinaggio è un dono per continuare nel cammino di fede” all’interno della vita di tutti i giorni. A quanti si occupano dell’accoglienza nei santuari, mons. Conti ha quindi richiamato l’importanza di “seminare il primo annuncio”, annunciare “Gesù Cristo morto e risorto” a coloro che arrivano al santuario, perché è così che “credenti e non credenti sono chiamati a interrogarsi”.