Non farsi prendere da ansie e allarmismi, evitare la cultura della pretesa e incentivare la cultura della restituzione. Queste le parole del Vescovo Armando, domenica 11 gennaio, all’inaugurazione del centro RiCiBiamo in via Piave, 13 che è parte del progetto biennale “- Scarti + Cibo & Lavoro”, finanziato con fondi CEI 8x mille della Caritas Italiana e della Fondazione 7 Novembre. “Non si tratta di una mensa – ha precisato il Vescovo – ma di un luogo decoroso per la raccolta, lo stoccaggio e la redistribuzione di prodotti alimentari e di beni di prima necessità a persone che si trovano in difficoltà. Vorrei, inoltre, sottolineare l’importanza di evitare la cultura della “pretesa”, che sta diventando il problema dei problemi, e di promuovere quella della restituzione. Noi, che la vita ci ha fatto capaci e forse anche più fortunati, abbiamo il dovere di restituire qualcosa a chi si trova nel bisogno. Inoltre – ha concluso il Vescovo – vorrei invitare tutti al rispetto per chi chiede la carità, poiché è un gesto, quello di chiedere la carità, davvero molto difficile”.
Il Vescovo ha espresso, poi, soddisfazione per il lavoro che la Caritas diocesana sta svolgendo a favore di coloro che si trovano in difficoltà. “Se chiudessimo le Caritas – ha evidenziato il Vescovo – ci sarebbe fame in assoluto”.
Angiolo Farneti, direttore della Caritas diocesana, è entrato nel merito del progetto. “Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione, censire i potenziali fornitori, recuperare le eccedenze di supermercati, panifici, pizzerie, pasticcerie, negozi, mercato ortofrutticolo, agricoltori, ecc. e mettere in rete i soggetti distributori, ad esempio le Caritas parrocchiali, le opere segno, razionalizzare la distribuzione evitando abusi, accompagnare le famiglie, coinvolgere nel lavoro gli utilizzatori finali, ridurre i rifiuti e abbattere l’inquinamento ambientale. Caritas – ha proseguito Farneti – ha affidato parte della gestione alla Cooperativa sociale Gerico, esperta nella gestione dell’Emporio AE, che si occuperà, oltre che dell’educazione scolastica alla sobrietà, anche della gestione della piattaforma con cella frigorifera presso il magazzino N.5 del CODMA di Rosciano, utilizzato per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti, anche deperibili, a parrocchie, mense, opere caritative, le quali avranno il compito di redistribuire quanto ricevuto ai bisognosi. Verranno salvaguardate tutte le forniture in essere con i Supermercati e alcuni alimenti cotti o deperibili verranno recapitati direttamente alle mense o opere caritative. La nuova sede – ha proseguito il direttore della Caritas diocesana – fa parte di un lascito testamentario alla Diocesi per opere caritative, che è stato ristrutturato dalla Diocesi (con una spesa di circa 120.000 euro) e dato in comodato gratuito alla Fondazione Caritas Fano Onlus per il servizio di distribuzione di generi alimentari, integrando la fornitura del Banco Alimentare, avviato nell’ambito di un progetto con un contributo di Fondi CEI di 67.000 euro. Sostenitori del Progetto Caritas sono il Banco Alimentare, Millevoci, Associazione Volontariato S. Paterniano, Protezione Civile e Ambito Territoriale”.
A gestire il centro “RiCiBiamo”, arredato con il contributo di Gibam e Oikos, saranno direttamente i volontari Caritas. Inizialmente il Centro “RiCibiAmo” sostituirà la distribuzione di pacchi cibo, attualmente distribuiti presso la sede della Caritas diocesana, e successivamente il servizio verrà aperto, sulla base delle disponibilità ed esigenze, ai soli utenti inviati dal Centro di Ascolto della Caritas diocesana. In futuro, non si esclude la possibilità di sperimentare la realizzazione in questa sede di un Emporio solidale di generi di prima necessità e di prodotti per l’infanzia.
Farneti, durante l’inaugurazione, ha offerto ai presenti una panoramica della attività della Caritas diocesana ovvero promuovere il volontariato e la cura la formazione dei volontari, assicurare l’animazione delle comunità sensibilizzandole anche sui temi della giustizia, pace, mondialità; gestisce alcuni interventi di aiuto come il microcredito e i t.irocini formativi al lavoro nonché gli aiuti internazionali, elaborare ed effettuare progetti di aiuto concreto e di tipo promozionale per la realizzazione di opere segno e poi affida i servizi ad Associazioni e Cooperative, che si limita a coordinare e cui assicura parte del sostegno economico. Anche il sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi non sono voluti mancare a questo importante appuntamento, ringraziando la Caritas diocesana per il lavoro che svolge e tutti i volontari presenti sul nostro territorio.
Presenti all’inaugurazione anche Roberto Zangheri, direttore del Banco Alimentare Marche Onlus il quale ha illustrato il lavoro del Banco Alimentare nella nostra provincia e Michele Altomeni, coordinatore del progetto per conto della coop. Gerico, il quale ha annunciato la collaborazione con l’Auchan di Fano. “Nel giro di un mese, partiranno i recuperi di prodotti alimentari anche in questo ipermercato, che è il più grande della nostra città. Ci saranno tre ritiri settimanali ovvero ogni due giorni gli operatori della cooperativa Gerico andranno a recuperare tutto ciò che viene descaffalato. Questo per noi sarà solo l’inizio di altre collaborazioni che vorremmo attuare con i supermercati del nostro territorio”.