L'iniziativa di Caritas Diocesana presentata in conferenza stampa

“Non tirare il pacco”

La Caritas Diocesana, con il supporto della Diocesi, venerdì 1 luglio ha lanciato, nella conferenza stampa a cui hanno preso parte il direttore Ettore Fusaro, Giovanni Santarelli membro della segreteria del sinodo diocesano e Giada Bellucci di Caritas Diocesana, il progetto “Non tirare il Pacco” (NTP).
NTP è innanzitutto un progetto di advocacy volto a rafforzare i diritti dei più fragili, deboli ed esclusi. E Caritas nasce appunto nel 1971 non per aiutare i poveri – che venivano aiutati già prima – ma per aiutare meglio i poveri, in forma più organizzata e per difendere i diritti degli esclusi, dei fragili, degli emarginati – per dare voce a chi non ha voce.
L’anno pastorale 2021-22 è profondamente segnato dalla vicenda della pandemia, che ha cancellato i luoghi di incontro con i più poveri e i più fragili e per gli effetti della guerra che è tornata in Europa e che vede tutti i paesi colpiti dalle sue conseguenze socioeconomiche, e dall’imminente crisi ambientale. Ed è anche l’anno in cui si sono programmate le nuove politiche: Europee – il nuovo settennato –; Nazionali: con il lancio del PNRR; e nel nostro territorio è stato l’anno dell’approvazione dei piani sociali di zona.
In tutto questo dove sono gli esclusi, i fragili?  Assieme alle diverse occasioni di impegno e progettazione svolte dalla Caritas Diocesana, con NTP si vuole innanzitutto analizzare gli interventi pubblici nella nostra diocesi sul tema della fragilità e della povertà estrema con un osservatorio dedicato e specifico, al fine di proporre percorsi, interventi e riflessioni alla comunità intera e avviare un Osservatorio della durata triennale che analizzerà l’IMPATTO delle progettazioni e delle azioni in campo, pubbliche e del terzo settore, cercando di capire come tali progettualità siano riuscite o meno a produrre un cambiamento nelle dinamiche della povertà. Si tratterà di un’analisi anche di tipo scientifico, grazie al supporto del Dipartimento di Economia, Società e Politica dell’Università di Urbino.
E allora perché NTP: perché’ in questa osservazione ed azioni di advocacy parleranno i dati ed i rispondenti, ma soprattutto parlerà anche chi non risponde, chi ci “tirerà il pacco”. Vogliamo farlo interamente con nostre risorse economiche per mantenere la massima autonomia operativa. Saremo attenti osservatori e critici anche e soprattutto a partire dai nostri interventi.
Con NTP vogliamo avviare uno studio di fattibilità, assieme alla cooperativa Contatto, per l’avvio e la nascita di un Emporio Solidale, come quelli che stanno portando avanti nei territori della nostra regione diverse Caritas Diocesane assieme agli enti pubblici del territorio. È un luogo, ed è questo altrettanto importante, dove incontrare le fragilità ed i poveri. Perché la pandemia ha ancora di più isolato ed allargato i poveri, allontanandoli dai luoghi di comunità e dai diritti”. NTP è anche un titolo provocatorio che indica che non vorremmo più darti un pacco, ma fartelo fare da te assieme a noi, approfondendo i luoghi di incontro. Ultimo ma non per ordine di importanza NTP è anche un’azione che vogliamo mettere all’interno del secondo anno del percorso sinodale.
Giovanni Santarelli, membro della segreteria del sinodo diocesano, ricorda che il tema delle povertà e delle disuguaglianze non riguarda solo la Caritas ma tutta la Chiesa e se ne deve fare carico in tutte le sue espressioni, incluso il laicato.