Venerdì Santo

Colletta per le opere della Terra Santa

Venerdì 7 aprile, Venerdì Santo, è la giornata di preghiera e colletta per le opere della Terra Santa. La “Colletta per la Terra Santa” , come si legge nel documento Dicastero delle Chiese Orientali anno 2022, nasce dalla volontà dei Pontefici di mantenere forte il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. È la fonte principale per il sostentamento della vita … Continua a leggere Colletta per le opere della Terra Santa »

Il Signore ci ama senza condizioni

“La paura non rende migliori, il Dio della paura non trasforma le persone, al massimo può trattenerle dal compiere azioni negative o malvagie. Ma se uno si trattiene solo per paura, ma non per il valore della sua scelta, non per la passione del bene, non perché si rende conto che solo il bene è costruttivo, se è solo la paura della punizione che segna la sua etica egli non diventerà mai migliore, né renderà il mondo più giusto. Anche la Chiesa progressivamente si è resa conto che non è con la condanna che si cambia l’uomo e il mondo, non è con la paura del castigo che l’uomo si risana e si eleva, ma attraverso la scoperta dell’amore”. Con questa premessa che ha accompagnato le cinque serate nella Basilica di San Paterniano, il Vescovo Armando ha introdotto, lunedì 27 marzo, il quinto Quaresimale animato dal coro “Iesus spes” – Istituto Diocesano di Musica Sacra diretto dal M° Francesco Raffaelli.
“Gesù ha amato gli uomini e le donne ed essi sentendosi accolti e amati, anche dentro le loro fragilità e peccati, hanno avuto la forza e il coraggio di intraprendere la via della giustizia e della bontà. La relazione con Dio – ha proseguito il Vescovo – è una perla preziosa che dà gusto alla vita. Gesù non è venuto per condannare, ma per insegnare la strada dell’umanizzazione e della felicità anche nel presente. Dio non vuole credenti per paura, perdonare è ridare speranza”. E’ entrato, poi, nel merito del Vangelo di Giovanni che narra l’episodio dell’adultera. “Questo racconto è un’icona evangelica di squisita delicatezza e di una forza prorompente. E’ una perla sperduta della tradizione antica che inquieta, interroga, costringe ogni lettore a prendere posizione. E’ un racconto che spaventa se lo si legge con attenzione, che risulta scandaloso e profondamente imbarazzante. Non ci si può accostare a questa icona con indifferenza o con superficialità; alla fine qualcosa turba il nostro cuore, smaschera il peccatore e l’accusatore che vivono in ciascuno di noi e nel nostro ipocrita perbenismo morale. L’icona evangelica ci consegna anche il volto della misericordiosa tenerezza di Dio, in un silenzio inedito, in un cerchio che invece di stringere nella morsa della morte si dilata verso un’attesa e direi quasi affascinante speranza di vita. Il Signore ci ama senza condizioni; così conosciamo per la prima volta chi siamo noi nel perdono ovvero persone infinitamente amate da Dio”.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e  gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?»
Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».  E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?»  Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

 

Audio della meditazione

 

Video della meditazione

Celebrata la Giornata dei missionari martiri

Fedeltà, coraggio, testimonianza

Si è svolta domenica 26 marzo, a Fossombrone nella parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, la celebrazione della Giornata dei Missionari Martiri presieduta dagli Apostoli del Buon Pastore e Regina del Cenacolo e animata dai giovani del Centro Missionario. La celebrazione è stato un momento particolare di riflessione e preghiera per ricordare quanti in questi anni hanno dato la vita per il Vangelo. Solo nell’anno 2022 … Continua a leggere Fedeltà, coraggio, testimonianza »

Presentato il restauro della meridiana

Un punto fermo da cui muovere i nostri passi

Sabato 18 marzo è stata presentata, nella concattedrale di Fossombrone, la bella meridiana restaurata, meridiana che Sempronio Pace, insigne matematico forsempronese, progettò nel 1780. Oltre ad un numeroso pubblico erano presenti il vescovo Armando, il sindaco Massimo Berloni, i cui interventi sono stati molto applauditi, e Luca Cangini che ha moderato l’incontro, invitando poi i presenti a conoscere il funzionamento del prezioso strumento di misurazione … Continua a leggere Un punto fermo da cui muovere i nostri passi »

Si è tenuta a Fossombrone

Festa regionale della Polizia Penitenziaria

Nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, a Fossombrone, nella suggestiva cornice del Santuario del Beato Benedetto, si è tenuta la cerimonia regionale per celebrare il 206° Anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. Alla manifestazione hanno preso parte le più alte cariche istituzionali della Regione Marche, i Dirigenti penitenziari e di Polizia penitenziaria degli istituti delle Marche, gli appartenenti al Corpo in servizio, gli … Continua a leggere Festa regionale della Polizia Penitenziaria »

On line il tg web

In sommario:
– QUARTO QUARESIMALE GUIDATO DAL VESCOVO
– COLLETTA NAZIONALE PER TURCHIA E SIRIA
– “ESSERE PADRI OGGI”
– INCONTRO PER GIOVANI ANIMATORI MISSIONARI

 

 

 

 

 

Udienza generale di Papa Francesco mercoledì 22 marzo

La prima via di evangelizzazione: la testimonianza

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Oggi ci mettiamo in ascolto della “magna carta” dell’evangelizzazione nel mondo contemporaneo: l’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi di San Paolo VI (EN, 8 dicembre 1975). È attuale, è stata scritta nel 1975, ma è come se fosse scritta ieri. L’evangelizzazione è più che una semplice trasmissione dottrinale e morale. È prima di tutto testimonianza: non si può evangelizzare senza testimonianza; testimonianza dell’incontro personale con … Continua a leggere La prima via di evangelizzazione: la testimonianza »

“Dio non è giusto, è sovra giusto”

La parabola del figliol prodigo (Lc 15, 11-32) è stato il tema centrale del quarto Quaresimale meditato dal Vescovo lunedì 20 marzo, nella Basilica di San Paterniano, e animato dal coro diocesano. “Dentro questo testo meraviglioso – ha sottolineato il Vescovo – vi è il grande tema dei percorsi dell’allontanamento da Dio. E’ una parabola complessa: il figlio maggiore sente la festa, la gioia, le musiche, le danze, ma a lui non va che la festa sia in onore del fratello disgraziato tornato a casa dopo aver condotto una vita dissoluta, vergognosa, scialacquando anche le sostanze del padre. Per lui è veramente troppo. Il figlio maggiore – ha proseguito il Vescovo – non può accettare un Dio che faccia festa per l’uomo che ha fallito la sua esistenza. Sembra qui riecheggiare la protesta degli operai della prima ora, protagonisti della parabola di Matteo al capitolo 20. Emergere con forza la questione della giustizia: è un Dio giusto questo? No, infatti Dio non è giusto, è sovra giusto e, nel Vangelo, la sovra giustizia prende il nome di misericordia, cuore verso i miseri”.

 

Dal Vangelo secondo Luca

(Lc 15, 11-32)

Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola:

«Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: «Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta». Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: «Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati». Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: «Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio». Ma il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: «Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo». Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: «Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso». Gli rispose il padre: «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato»

 

Audio della meditazione

 

Video della meditazione

Sabato 22 aprile. Adesioni entro il 28 marzo

L’Azione Cattolica in udienza dal Papa

Sabato 22 aprile l’Azione Cattolica sarà in udienza da Papa Francesco in ringraziamento per la beatificazione di Armida Barelli. Sarà presente anche l’Azione Cattolica Diocesana con il seguente programma: ore 4.30 partenza dal parcheggio di Via della Giustizia ore 9.45, accoglienza nell’aula Paolo VI ore 12, udienza con il Santo Padre ore 13, Santa Messa presso l’Altare della Cattedrale della Basilica di San Pietro presieduta … Continua a leggere L’Azione Cattolica in udienza dal Papa »

A Spicello si è tenuto l'incontro "Essere padri oggi"

Le Famiglie non possono vivere da sole!

Al Santuario di San Giuseppe in Spicello si è tenuto domenica 19 marzo, in occasione della festa del papà, un incontro dal titolo “Essere padri oggi”. Gigi de Palo e Anna Chiara Gambini hanno portato la loro testimonianza di genitori di 5 figli. Un inno alla diversità, all’imperfezione, dentro un amore sponsale, un percorso di Fede spalancato al mondo. Le Famiglie non possono vivere da … Continua a leggere Le Famiglie non possono vivere da sole! »