Don Matteo: “La nostra Chiesa possa ritornare ad essere una Chiesa della festa”

Pure significativa è la maggiore sensibilità per la natura propria dei giovani, la cui cifra è a mio avviso il loro grande amore per la fotografia. Dopo anni di cementificazione selvaggia, di sfruttamento privo di qualsiasi razionalità ambientale, che hanno al cuore un concetto di natura quale pura risorsa da sfruttare, avanza invece nel mondo giovanile un inedito spirito ecologico. Da questo punto di vista … Continua a leggere Don Matteo: “La nostra Chiesa possa ritornare ad essere una Chiesa della festa” »

Don Matteo: “La musica e’ la protesta contro le passioni tristi degli adulti”

Terzo aggettivo della nostra bilancia. Inquieti. L’origine di questa inquietudine è data dal fatto prima citato, per il quale i giovani debbono inventarsi una nuova giovinezza: se i modi classici della giovinezza (vestiti, stile di vita, ecc…) sono presidiati da noi adulti, loro debbono trasgredire per forza questi modi, per dire la loro giovinezza. E se vi è una trasgressione pure inquietante

Don Matteo: “A Fano quando si diventa giovani?”

Il futuro invisibile, il venire meno della sua forza è la prima origine del disagio giovanile vero e proprio: senza la luce del futuro, l’energia giovane si disperde; senza lo schermo del futuro, l’energia che uno ha dentro non trova modo di esprimersi e spesso si dissolve. In questo modo costringiamo i nostri giovani – le nostre cellule

Don Matteo: “Perché i giovani sono invisibili?”

Invisibili. Il primo aggettivo, allora: invisibili. Se siamo in molti quelli che oggi parlano dei giovani e si interessano a loro, è perché effettivamente in parte sono diventati così per dire invisibili. Due sono le cause principali di questa invisibilità: